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Con una pistola ad aria compressa in classe, colpita la prof

Gli studenti filmano la scena

Con pistola ad aria compressa in classe, colpita prof

25 Ottobre 2022, 17:36

ROVIGO, 25 OTT - Senza confine. Quel confine tra il bene e il male tra ciò che giusto e ciò che è sbagliato. Sembra essere questo il sottile filo che collega episodi sconcertanti avvenuti in diverse scuole italiane nelle ultime ore: come lo studente che ha accoltellato un suo compagno a Napoli, o l'istituto evacuato a Foggia perchè qualcuno ha spruzzato uno spray urticante, o peggio tossico, causando problemi e malori a diversi studenti. E poi l’assurdo tiro al bersaglio ai danni di una professoressa in una scuola di Rovigo colpita da pallini ad aria compressa. Lo hanno vissuto come un gioco, diranno poi i diretti interessati, ma gli studenti di una classe prima dell’Istituto «Viola Marchesini» di Rovigo hanno rischiato di ferire in modo grave una loro professoressa, sparandole contro, nel bel mezzo di una lezione, due colpi con una pistola ad aria compressa, colpendola in pieno. Non contenti di questo, i ragazzi hanno filmato la bravata, piazzando un cellulare vicino alla cattedra, e l’hanno diffusa via chat. L’episodio si è verificato la scorsa settimana, ed è stato infine pubblicato anche sui media locali. La professoressa sarebbe stata colpita due volte, prima alla testa e poi a un occhio.
La dirigente dell’istituto, Isabella Sgarbi, oltre ai necessari provvedimenti disciplinari verso i ragazzi, ha avvertito la Polizia e convocato i genitori, cercando di avviare un percorso di rieducazione e non soltanto di punizione. «Come docenti - ha commentato - più che allarmati siamo affranti dal punto di vista educativo, perchè i ragazzi non hanno percepito il disvalore del loro gesto, hanno reagito come fosse un gioco. Si è trattato di allievi di una prima classe, quindi giovani, che si sono anche autodenunciati del fatto. Non provengono da famiglie con disagio, sono ragazzi normali. Solo hanno preso la cosa come un gioco. Ma hanno irriso un pubblico ufficiale, non hanno capito la scala dei valori», ha sottolineato.
Ancora sconcerto, questa volta in un istituto di Foggia dove circa 300 studenti sono stati evacuati dagli istituti Einaudi e Lanza, facenti parte di un medesimo complesso, perchè accusavano problemi respiratori. I vigili del fuoco hanno ipotizzato che sia stato sparso nell’ambiente dello spray al peperoncino, o forse anche una sostanza tossica, nel corridoio che collega le due scuole: tra i sintomi registrati fra i ragazzi vi è stata soprattutto la lacrimazione degli occhi. Alcuni studenti sono andati in pronto soccorso per farsi medicare e perchè spaventati. A chiamare i vigili del fuoco sono stati i dirigenti scolastici.
E a Napoli, nel quartiere di Miano un ragazzino di 15 anni è stato accoltellato nell’area scolastica di un istituto professionale per servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera. E’ stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cardarelli, ma non sarebbe in pericolo di vita. La Tac cui è stato sottoposto non ha evidenziato lesioni ad organi vitali, ha una ferita al braccio e una al torace. Autore dell’agguato dovrebbe essere stato un suo coetaneo. Episodi che fanno dire all’ex sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, come 'la scuola debba recuperare autorevolezzà. «Ormai per molti adolescenti -scrive Sasso- è saltato il confine tra ciò che è bene e ciò che è male, non si ha alcun timore reverenziale nè rispetto nei confronti degli insegnanti, anzi si aggrediscono tra le risate dei compagni. Immagini queste che fanno veramente male a chi come me (e non solo) ama fortemente la scuola. Casi isolati? Purtroppo no. La scuola deve immediatamente recuperare autorevolezza contro questa deriva, e lo farà».

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