Il giallo
Potrebbe essere di un cuoco scomparso da molti giorni all’Elba, il cadavere trovato nel pomeriggio in un bosco dell’isola vicino a Lacona, nel comune di Capoliveri (Livorno), ma ancora non c'è nessuna certezza sull'identificazione. Gli accertamenti dei carabinieri sono in corso. Il corpo non risulta facilmente identificabile sia perché, secondo quanto appreso, non c'erano documenti, sia perché è in stato di decomposizione ed è rimasto esposto alle intemperie e agli eventi. Al momento non emergono segni di violenza, che potrebbero averne causato la morte, ma la procura di Livorno disporrà l’autopsia per i necessari esami medico legali, finalizzati anche all’identificazione, oltreché per stabilire le cause della morte e a quando risalirebbe il decesso.
L’ipotesi al momento più seguita dagli inquirenti è che si possa trattare del corpo di Francesco Marchesani, un cuoco di circa 40 anni, residente nella zona di Firenze, che lavorava per la stagione estiva in un albergo sull'isola, non troppo distante dal luogo del ritrovamento. L’uomo era scomparso da parecchi giorni ed erano scattate le ricerche. L’ultimo a vederlo è stato un testimone che l’avrebbe notato sei giorni fa.
Il corpo, con indosso solo un pantaloncino nero, era dentro un roveto nella boscaglia di Madonna della Neve, a un paio di chilometri da Lacona. Su disposizione della procura è stato trasferito a Portoferraio (Livorno) in attesa dell’arrivo del medico legale. La zona boschiva è impervia, tanto che il cadavere è stato individuato da una squadra di vigili del fuoco e da carabinieri forestali impegnati nelle ricerche del 40enne scomparso.
I carabinieri hanno avvisato i familiari per un eventuale riconoscimento.
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