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Il test

Ecco la Fiat 500 per tutti

L'icona costruita a Mirafiori in versione Hybrid. Ma lo stile è quello dell'elettrica

Ecco la 500 per tutti

di Aldo Tagliaferro

27 Dicembre 2025, 12:03

Se ne sentiva la mancanza: la 500 è una delle auto che piace di più, ma da quando aveva imboccato la via dell'elettrico ha un po' perso contatto con il nostro mercato perché la spina resta ancora indigesta a molti. E allora Fiat ha dovuto riprendere in mano il progetto nato «full electric» per proporre una versione hybrid adatta al nostro mercato.

Nasce a Mirafiori

Dopo diciotto mesi di lavoro ecco allora la 500 hybrid prodotta a Mirafiori che mantiene il look sbarazzino che conosciamo bene, ma cambia completamente gli organi interni: sono stati modificati il vano motore, che ora ospita un'unità a benzina, ma di conseguenza anche il sottoscocca per ospitare serbatoio e tubazioni. Il sistema «mini ibrido» vede ora il motore benzina tre cilindri benzina 1.0 Firefly da 65 Cv - prodotto a Termoli - lavorare con un piccolo motore elettrico da 12 Volt. Nuova 500 non ha certo nelle prestazioni il suo punto di forza, del resto non era possibile montare un'unità più grande in un progetto nato con un'architettura full electric. Ma la city car di Fiat gioca bene le sue carte non solo nella disinvoltura con cui vive il traffico urbano ma anche nei consumi ridotti (5,3 litri per 100 km l'omologazione).

All'interno resta tanto spazio per guidatore e passeggero (molto meno, ovviamente, per chi siede dietro, mentre design e funzionalità restano in felice equilibrio (bello e originale il tasto per aprire le portiere). Tre le versioni disponibili: la classica Hatchback, la 3+1 (con portellino supplementare per facilitare l'accesso dietro sul lato destro) e la Cabrio. Tre anche gli allestimenti - Pop, Icon e La Prima - oltre alla serie speciale di lancio «Torino», un omaggio allo stabilimento di Mirafiori dove viene prodotta 500 (sia elettrica che ibrida). Listino da 16.950 euro in caso di rottamazione con finanziamento Stellantis, altrimenti l'entry level Pop parte da 19.900.

Al volante

La nuova 500, si diceva, vive bene il traffico cittadino. L'abbiamo provata a Torino dove ha dimostrato buonissime doti di sterzo nello stretto ma anche una bella disinvoltura in tangenziale. Evitate gare al semaforo, perché lo 0-100 non è il suo forte, mentre è di rara morbidezza e in comoda posizione rialzata il cambio manuale a sei marce (non c'è purtroppo l'opzione dell'automatico).

Lo schermo centrale è ben leggibile, così come il cruscotto digitale da 7” mostra una grafica curata mentre la sottile mensola che ospita i tasti per la climatizzazione è a portata di mano. Le finiture sono di ottimo livello per il segmento, qualche problema semmai si può avere con un bagagliaio piuttosto contenuto (185 litri, ma possono diventare 550).

Notevole l'allestimento di lancio Torino così come il topo di gamma La Prima, però servono 3500 euro in più. Non pochi.

Secondo noi

CI PIACE
Design iconico, sia fuori che dentro: non si passa inosservati. Bella la «Torino» Finiture di ottimo livello per una city car. Disinvolta nel traffico cittadino, consumi molto contenuti.
NON PIACE
Spazio sacrificato nella fila posteriore (del resto in 3 metri e 63...) e nel bagagliaio. Manca la trasmissione automatica e per avere un po' di brio occorre pestare sull'acceleratore

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