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#anchequestaèviolenza: l’iniziativa della Casa delle donne di Parma

#anchequestaèviolenza: l’iniziativa della Casa delle donne di Parma

24 Novembre 2020, 08:49

"Questo 25 novembre non potremo scendere in piazza - spiegano -. Da molti mesi ormai la pandemia sta limitando l’attività della Casa delle donne che però, nonostante l’impossibilità di fare assemblee e iniziative, non ha mai smesso di tessere quella rete di sostegno e di attivismo che avevamo iniziato a costruire prima che la pandemia travolgesse le nostre vite. In questo 25 novembre (e soprattutto in questo) la Casa non poteva rimanere silente. Sappiamo bene come il lockdown e la crisi economica conseguente abbiano di fatto peggiorato la vita di molte donne, aggravato situazioni di violenza e peggiorato i gap di genere, nel lavoro e nella società. Basta elencare alcuni dati per capire che questa non è un’emergenza momentanea ma un costante problema della società patriarcale in cui viviamo. Le chiamate arrivate al 1522, numero nazionale contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 73% nel solo periodo tra marzo e aprile 2020. Secondo le statistiche pubblicate da Amnesty International una donna su cinque tra i 18 e i 55 anni è vittima di molestie online e viene offesa per il suo corpo o la sua opinione. Una donna su tre ha subito nella sua vita diverse forme di violenza, molto spesso agite da uomini a lei vicini, mariti, ex o amici".

"Queste notizie sono solo l'apice - continuano -, visibile e grave, di una subcultura che respiriamo tutti i giorni. Sui giornali è apparsa la notizia della maestra licenziata a Torino perché vittima di revenge porn ma perché non parliamo del fatto che il suo video, messo in circolazione senza il suo consenso, è il più ricercato su PornHub? Perché non stiamo attent* alle parole che utilizziamo quando per esempio chiamiamo la collega per nome e il collega con titolo e cognome? Perché non mettiamo in discussione le valanghe di insulti che donne e soggettività lgbtquia+ ricevono online?"

"Ecco, la Casa delle donne ha voluto riflettere su queste forme di violenza meno visibili, spesso non riconosciute come tali e perciò tollerate. La campagna social #anchequestaèviolenza mette nero su bianco quelle frasi che abbiamo sempre sentito, che ci hanno ripetutamente rivolto e che ora non accettiamo più. Lo facciamo per far emergere tutta la violenza patriarcale pervasiva e sistemica, e per aiutare tutt* a riconoscerla e a cambiare i loro comportamenti e le loro parole. Abbiamo messo in scena i nostri corpi trasformandoli in strumenti di lotta, rivendicando la loro bellezza e unicità. La campagna sarà pubblicata dai canali social - Facebook, Instagram e sito (http://casadelledonneparma.it/) - della Casa delle donne dal 25 novembre per una settimana.

L’iniziativa ha sollecitato una grande partecipazione non solo tra le donne della Casa che hanno voluto raccontare episodi personali e che si sono messe in gioco attraverso i loro corpi, ma anche tra le nuove generazioni come le ragazze e i ragazzi del Centro giovani Federale che, sul modello della nostra iniziativa hanno riflettuto sulla violenza da loro percepita e hanno prodotto i loro scatti. Questi sono tutti segnali di una sensibilità che sta prendendo voce e auspichiamo che questo sia solo l’inizio di una presa di consapevolezza diffusa. Perché la violenza non cresca bisogna rendere sterile il terreno culturale che la nutre".

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