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«Io e le mie sorelle folgorate dai colori di un campo di zafferano»

«Io e le mie sorelle folgorate dai colori di un campo di zafferano»

di Isabella Spagnoli

24 Novembre 2020, 10:58

Nel 1700, il feudatario, conte Alessandro Masi, che aveva diversi possedimenti a Mamiano e a Panocchia, decise di acquistare un podere che, nel tempo, gli diede grandi soddisfazioni. Passarono gli anni, i secoli, e quella terra così fertile, venne lavorata anche da Paolo Ponzi, affittuario già  nel 1962. Venne poi  il momento di diventare proprietario. Accanto alla moglie Marietta, Paolo fece crescere quel podere fino al giorno della sua morte avvenuta nel 2005.  Con la sua scomparsa, le tre figlie, Cristina, Elena e Ramona, con la supervisione della mamma (che nonostante l’età è ancora attiva) decisero di mettersi in gioco, raccogliendo gli insegnamenti e i valori di quel mestiere antico tanto amato dal loro papà.
 L’azienda agricola Masi dal nome dell'antico feudatario è diventata quindi un'impresa tutta al femminile, assistita da  Confagricoltura. 
 «Siamo tre donne che prima svolgevano altri lavori – spiega Cristina -. C’era chi faceva la commessa, chi lavorava nella scuola materna, o chi come me che era baby sitter ed era impiegata come inserviente in un negozio di alimentari. Quando è morto il babbo ci siamo guardate negli occhi e abbiamo capito che era venuto il momento di unire le forze per mandare avanti l’azienda». 
Seminare, raccogliere verdure, zappare la terra, difendere le biodiversità, coltivare cereali, pomodori e altre verdure, fare i mercati... Le giornate delle  tre sorelle erano ben scandite.
 «La fatica è sempre stata tanta, anche perché ognuna di noi ha una famiglia, ma siamo andate sempre avanti con determinazione e voglia di crescere e, infatti, così è stato. Cristina racconta che durante un soggiorno in un agriturismo vicino a Firenze, nell'ottobre del  2015,   vide un campo di zafferano in fiore e se ne innamorò. «Decidemmo immediatamente di provare a coltivarlo anche noi. Ci sembrava in questo modo anche di valorizzare il nostro essere donne. Questo fiore magnifico, profumato e delicato doveva essere nostro».
 Dopo aver frequentato un corso per avviare lo zafferanato, le tre sorelle, partirono con la coltivazione ma purtroppo al primo tentativo videro marcire tutti i bulbi. «Dopo il primo momento di tristezza non ci siamo arrese. Abbiamo capito l’errore e nel 2016, abbiamo comprato altri bulbi e finalmente abbiamo raccolto il primo zafferano puro che ora si chiama Zafferano Terre di Parma», aggiunge Cristina spiegando che il segreto per ottenere buoni risultati in questo lavoro è fatto di  perseveranza e sacrifico. 
«Lavorare sotto il sole e sotto la pioggia, zappare, guidare trattori, usare forza fisica per noi donne non è facile ma non impossibile. Siamo orgogliose di riuscire in tutto: l'importante è non mollare mai». 
Il futuro sarà sempre in rosa? «Per ora c'è una  bimba in  famiglia. Ha 4 anni: è presto per   dire cosa farà, ma chissà...».

LA SCHEDA

Nome:  Cristina Ponzi
Età: 52 anni
Segno zodiacale: Sagittario
Hobby: Passeggiare, viaggiare
Sogno nel cassetto: Incrementare la produzione  di zafferano
Azienda: Agricola Masi, via Campana,  23. Panocchia
Attività: Coltivazione dello zafferano, vendita diretta ortaggi e cereali

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