Solares, dopo le Briciole si apre il fronte Cinema Edison: la lettera di 100 spettatori

Una lettera inviata al CdA di Solares Fondazione delle Arti, al Sindaco Federico Pizzarotti e all’Assessore alla Cultura Michele Guerra. A firmarla, 100 spettatori e spettatrici, affezionati frequentatori del Cinema Edison d’essai che si definiscono "preoccupati in merito alle modalità con le quali Fondazione Solares delle Arti intende gestirlo". Alla luce, in particolare, "dei recenti fatti che hanno coinvolto la Direzione Artistica di Teatro delle Briciole". E del fatto che Michele Zanlari da maggio 2019 non è più a capo della programmazione del cinema.

"La notizia ci ha lasciati sorpresi e increduli, non capendo le motivazioni che avrebbero spinto Fondazione Solares delle Arti ad interrompere una collaborazione che garantiva al cinema di crescere in qualità e numero di spettatori . Abbiamo seguito la vicenda sui social e sui media locali, attendendo invano che la Fondazione chiarisse le sue scelte. In questi anni abbiamo partecipato con entusiasmo, passione e fiducia alle attività del Cinema Edison, scoprendo una programmazione rara, coraggiosa, indipendente, unica. L'Edison per tutti noi, come per molti altri cittadini e cittadine, è un patrimonio comune, una casa della cultura da sostenere e proteggere. Non avendo ricevuto dalla Fondazione alcuna comunicazione e constatando alcune discontinuità nella programmazione attuale, oggi ci sentiamo una comunità smarrita, pertanto vi rivolgiamo alcune domande: quali sono le nuove linee programmatiche del Cinema? Come sarà garantito l’alto livello di offerta cinematografica raggiunto negli ultimi anni? Oltre a voler pubblicamente ringraziare per lo splendido lavoro e l’impegno profuso i lavoratori e le lavoratrici del Cinema Edison, per i quali ci auguriamo sia garantita la sicurezza di un posto di lavoro, chiediamo un comunicato ufficiale da parte della Fondazione che chiarisca il futuro del Cinema Edison. Estendiamo tale richiesta anche al Comune di Parma, in quanto garante della corretta gestione degli spazi culturali di sua competenza".