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"Il Tardini è del Comune (dal '29), nessun lascito", eventi, scuola, verde e tanto altro nel primo "Question Time" dedicato al nuovo stadio con Bosi

"Il Tardini è del Comune (dal '29), nessun lascito", eventi, scuola, verde e tanto altro nel primo "Question Time" con Bosi

17 Marzo 2022, 19:55

Primo appuntamento della rubrica della Gazzetta di Parma, "Gazzetta Question Time", i lettori fanno le domande ad un ospite che risponde, in diretta streaming,. Protagonista oggi pomeriggio il nuovo Tardini con il vicesindaco Marco Bosi. In studio, a porre le vostra domande il vicedirettore Stefano Pileri e Gianluca Zurlini.

Non esiste alcun vincolo sull'area del Tardini legato a un presunto lascito della famiglia Tardini. Anzi, lo stadio è stato acquisito al patrimonio comunale con un atto notarile risalente al 1929 e dunque il Comune è totalmente libero di stabilirne la destinazione urbanistica che ritiene più opportuna. Inoltre, il progetto definitivo per il nuovo stadio Tardini avrà differenze sostanziali rispetto allo studio di fattibilità depositato quasi  un anno fa, ma non c'è alcuna possibilità che lo stadio si sposti dall'attuale collocazione perché la volontà di Kyle Krause è di mantenerlo nell'attuale collocazione. 

Queste sono alcune  delle notizie emerse dal primo "Question time" sul profilo Fb della Gazzetta che ha visto il  vicesindaco Marco bosi rispondere alle domande proposte dai lettori. In mezz'ora di botta e risposta con il vicedirettore della Gazzetta Stefano Pileri e il giornalista Gianluca Zurlini Bosi ha anche annunciato che il nuovo impianto consentirà anche l'organizzazione di eventi come alcuni (non più di 3/4) concerti estivi e potrà ospitare anche eventi di altri sport. Il Comune non ha chiesto fondi del Pnrr per lo stadio, che dunque dovrebbe interamente essere a carico del Parma calcio. Per quanto riguarda le garanzie economiche, Bosi ha ricordato che la legge stadi prevede precisi paletti e dunque, anche le caso in cui Krause non dovesse portare a termine i lavori, il Comune avrà i fondi disponibili per farlo. Infine, è emerso che Krause sarebbe stato disponibile anche a pagare la realizzazione di una nuova scuola se ci fosse stata la demolizione della Pezzani, ma, di fronte alle polemiche, ha preferito portare avanti un progetto in cui l'edificio scolastico viene mantenuto. Il Comune, poi, ha chiesto maggiori garanzie sul verde pubblico nella redazione del progetto definitivo, che dovrebbe essere depositato entro maggio, ma che dovrà essere approvato dalla futura Giunta.   

Domani sulla Gazzetta in edicola l'articolo completo.

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