Cgil
La FP CGIL di Parma ha da poco inoltrato alle istituzioni sanitarie del territorio (CTSS, Sindaco di Parma, direzioni delle due aziende sanitarie e presidenti dei Distretti) una lettera con cui ha inteso dettagliare le ragioni della mobilitazione che, a partire da settembre, interesserà la difesa, il rilancio e la riorganizzazione del Servizio sociosanitario, sia a livello nazionale che territoriale.
Tale mobilitazione- come si legge ne comunicato inviato in redazione- sulla quale il sindacato di categoria della CGIL è impegnato ad informare e sollecitare tutte le lavoratrici e i lavoratori, fa parte di un percorso già da tempo avviato e si pone in continuità con l’impegno profuso a partire dalla prima ondata pandemica e che ha visto la FP CGIL, con coerenza e determinazione, rivendicare negli ultimi anni assunzioni, risorse e un vero progetto di riforma, che necessitano ormai di concretizzarsi in appositi accordi, delibere e decreti per la sopravvivenza del sistema sociosanitario. "La Cura e la Salute - spiega la lettera - non possono non essere la priorità del nostro paese, soprattutto non bisogna perdere questa occasione di utilizzo di risorse ordinarie e straordinarie per ridare finalmente solidità ed efficacia al nostro Servizio sociosanitario nazionale, a partire da diritti, salario, valorizzazione professionale agli operatori".
Tra i temi al centro della mobilitazione vi sono: la stabilizzazione delle risorse Covid e l’implementazione del Fondo Sanitario Nazionale; il superamento del tetto dei fondi contrattuali e del tetto al salario accessorio; il piano straordinario di assunzioni; l’assunzione di tutti i precari del SSSN di tutti i ruoli e profili; il graduale superamento del regime di convenzione per i medici di medicina generale e gli specialisti ambulatoriali, dando la possibilità alle regioni di assumerne direttamente alle proprie dipendenze; il blocco di tutte le esternalizzazioni e l'attivazione di processi di reinternalizzazione; la revisione degli schemi di accreditamento, di affidamento e concessione dei servizi pubblici; il potenziamento dell’assistenza domiciliare.
Nella lettera la segretaria FP CGIL Parma, Rosalba Calandra Checco, dettaglia tutti i passaggi già attuati a partire dal 2021 in questo percorso vertenziale, passaggi che tuttavia non hanno sortito i cambiamenti auspicati, ragione per cui si rende necessaria, dalla fine dell'estate, in assenza di tempestivi provvedimenti, l'intensificazione del percorso di mobilitazione con tutte le azioni di lotta necessarie ad arrivare a soluzioni idonee per risolvere questi gravi problemi: dal blocco degli straordinari, alle manifestazioni, all'occupazione fino allo sciopero.
Si chiede pertanto a tutte le istituzioni di fare ognuna la parte di propria competenza, "perché le lavoratrici e i lavoratori delle due Aziende sanitarie lo hanno sempre fatto, soprattutto in questi due lunghissimi anni, e vogliono continuare a farlo. Ma devono essere messi nelle condizioni di poter fare il loro lavoro al meglio, e questo richiede assunzioni di personale, una programmazione dei servizi sostenibile e il finanziamento dei fondi contrattuali".
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