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Foto d'archivio
Parma, come l'80% delle università italiane, scende nella classifica Global 2000 del Center for World University Rankings (Cwur): dal 389° posto dello scorso anno ora è al 401° posto. Ma si parla sempre di una graduatoria che comprende oltre 21 mila atenei. Parma resta sempre nel 2% delle migliori. Si conferma, comunque, al 14° posto nazionale. L’Università La Sapienza di Roma, prima nazionale, scende di una posizione, al 125mo posto. L’Università di Padova perde cinque posizioni, attestandosi al 178mo posto, mentre l'Università di Milano scende di cinque posizioni, attestandosi al 191mo posto, davanti all’Università di Bologna, al 204mo posto, e all’Università di Torino, al 242mo posto. La top ten italiana è completata dall’Università di Napoli Federico II (243), dall’Università di Firenze (274), dall’Università di Genova (286), dall’Università di Pisa (288) e dall’Università di Pavia (327). Nella top 2000, 10 università italiane migliorano rispetto allo scorso anno, 3 mantengono le posizioni, 53 scendono. Il principale fattore di declino è la performance nella ricerca, mentre cresce la concorrenza da parte di atenei ben finanziati. Sono 14 gli atenei italiani che si posizionano meglio rispetto al 2024 per performance nella ricerca e 52 peggio. Per il quattordicesimo anno consecutivo, Harvard è la migliore università al mondo secondo la classifica Cwur. È seguita da altri due atenei privati statunitensi, il Mit e Stanford; Cambridge e Oxford nel Regno Unito, rispettivamente al IV e V posto, sono gli istituti pubblici con il punteggio più alto al mondo. Gli Stati Uniti, nonostante si aggiudichino otto delle prime dieci posizioni, faticano a mantenere la loro preminenza a livello mondiale. Nella classifica Global 2000, solo 40 università statunitensi hanno migliorato la propria posizione rispetto al 2024, con 15 che hanno mantenuto la posizione e 264 scese in classifica.
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