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il caso

Cori fascisti nella sede di Fdi a Parma: il caso diventa nazionale. La procura apre un fascicolo - Video - Dalla Schlein a Donzelli, tutti i commenti

Cori fascisti nella sede di Fratelli d'Italia a parma, scoppia la polemica

31 Ottobre 2025, 10:04

Un gruppo di giovani intona cori fascisti e inni al Duce nella sede di Parma di Fratelli d’Italia, utilizzata anche dal movimento giovanile del partito, Gioventù nazionale. Il video sta facendo il giro del web e suscitando feroci polemiche.
Secondo una prima ricostruzione è stato girato la sera del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. I locali si trovano in Borgo del Parmigianino, nel centro città a Parma. La canzone che cantano è «Me ne frego». Questa la parte di testo che si sente: «Se il sol dell’avvenire è rosso di colore, me ne frego di morire sventolando il tricolore! Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man!». Poi si sente: «Duce, Duce».

Commissariata Gioventù nazionale Parma
«In accordo con i vertici nazionali del movimento, si é proceduto al commissariamento immediato della federazione provinciale di Gioventù Nazionale Parma per motivi di incompatibilità politica. Si procederà quanto prima alla nomina di un commissario». Dopo la pubblicazione del video in cui alcuni giovani intonano cori fascisti e inni al duce nella sede parmigiana, così il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna annuncia il commissariamento della sezione parmigiana.  Sarà nominato a breve, probabilmente nei prossimi giorni il commissario di Gioventù nazionale a Parma. I vertici della giovanile del partito hanno prima di tutto voluto dare un segnale, commissariando la sezione parmigiana e destituendo il coordinatore Jacopo Tagliati. Gioventù nazionale sta anche identificando i giovani che si sono resi protagonisti dei cori che potrebbero poi essere identificati. Fra gli esponenti di Gioventù nazionale nessuno vuole parlare della vicenda.

La Procura di Parma apre un fascicolo
La Procura di Parma ha aperto un fascicolo relativo al caso dei cori fascisti nella sede cittadina di Fratelli d’Italia. «Si tratta di un modello 45, non c'è ancora un reato ipotizzato - spiega all’ANSA il procuratore capo Alfonso D’Avino - siamo ancora nella fase esplorativa sulla base delle notizie apprese dalla stampa». Sulla vicenda indaga la Digos della questura di Parma. «Ora bisogna verificare se il fatto sia vero e accertare se possa trasformarsi in una notizia di reato». In questa fase non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati.

Schlein: "Sui cori fascisti Meloni tacerà anche questa volta?"
«È molto grave. Aspettiamo di sentire una presa di distanza dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. O forse tacerà anche questa volta? Chissà». Così la segretaria nazionale PD, Elly Schlein, a margine di una iniziativa questa mattina al Comune di Fisciano (Salerno), ha commentato i cori fascisti nella sede di Fratelli d’Italia, a Parma.

Il sindaco Guerra: "I valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti" (video)
«Da stamattina Parma è su tutti i media nazionali per un gruppo di ragazzi che nella sede di Fdi cantavano canzoni con evidenti apologie di fascismo. Questo è inaccettabile, ed è qualcosa che ci dice che abbiamo un problema serio, perché se ci sono gruppi di persone che si sentono libere, soprattutto in sedi di partito, di dire certe cose vuol dire che non abbiamo affrontato nel modo giusto un grave problema: l’apologia di fascismo è reato». Lo ha detto il sindaco di Parma, Michele Guerra.
«Il fatto che dei giovani cantino queste cose significa che abbiamo un problema giovanile vero. Parma non è questa città - ha sottolineato il primo cittadino - Parma è una città che si riconosce in altri valori che stanno scritti nel suo statuto e che sono i valori dell’antifascismo, ed è su quei valori che Parma ha costruito la sua storia repubblicana ed è su quei valori che continuerà a costruire il suo futuro».

Fratelli d’Italia Parma: “Chiarezza e nettezza, come sempre. Non accettiamo lezioni da chi non è nelle condizioni di darne”
Sull'espisodio è intervenuto subito Federico de Belvis, presidente provinciale FdI: "In merito alla notizia apparsa stamane sul sito Fanpage riguardante canti e cori scanditi nella sede di Fratelli d’Italia a Parma e documentata anche da video circolati nelle ultime ore, il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia di Parma intende precisare quanto segue. Già nelle scorse ore i vertici nazionali del movimento giovanile del partito hanno proceduto al commissariamento del gruppo giovanile parmense, decisione prontamente trasfusa in un comunicato stampa diffuso alle ore 8.23 di questa mattina (antecedente quindi all’articolo di Fan Page). Non c’è certamente bisogno che ci si dica come comportarci rispetto a situazioni su cui, da sempre, abbiamo mostrato la massima chiarezza e nettezza. Due caratteristiche che, purtroppo, da sinistra non si riscontrano, e da cui non accettiamo lezioni. Fratelli d’Italia Parma ribadisce, come sempre, la propria ferma distanza da ogni forma di estremismo o comportamento inappropriato, riaffermando, al tempo stesso, i propri valori di libertà, responsabilità e rispetto delle istituzioni".

Donzelli: "Parma? Da noi chi sbaglia paga, a sinistra non so"
«Da noi, chi sbaglia paga. A sinistra non so. Gioventù nazionale aveva provveduto a commissariare la federazione di Parma autonomamente e ben prima che il video venisse pubblicato e circolasse sui media. Da noi non c'è spazio per la nostalgia dei totalitarismi. La sinistra come sempre cerca di montare una polemica priva di senso: i ragazzi di GN erano intervenuti subito, non c'era bisogno che del fatto si accorgessero gli autoproclamati 'tutori della democrazià. Non abbiamo invece visto tutta questa solerzia a sinistra nell’intervenire sui circoli in cui i Giovani democratici indossano magliette inneggianti alle Brigate rosse, come accaduto a Vasto, nel condannare gli studenti di sinistra che negli atenei impediscono di parlare a chi non la pensa come loro, o prendere le distanze da chi, nelle piazze Pro Pal, inneggia ripetutamente all’antisemitismo. Nemmeno quando nella stessa Parma i primi di ottobre due assessori e due consiglieri comunali, con la scusa della Palestina, addirittura presenziavano all’occupazione violenta dei binari della stazione. Aspettiamo fiduciosi». Lo afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.

Fabio Pietrella: “Episodio a Parma: la nostra linea è chiara, Fratelli d’Italia guarda al futuro”
Sempre sull'episodio è intervenuto anche Fabio Pietrella, deputato parmigiano di FdI: “Quanto accaduto nella sede di Parma di Gioventù Nazionale è un episodio inaccettabile e lontano dai principi che guidano Fratelli d’Italia. Sono rattristato e sorpreso dal fatto che comportamenti di questo genere, compiuti da alcuni giovani, abbiano compromesso l’immagine del nostro movimento e fornito un ritratto distorto della nostra cultura politica. Voglio ribadire con chiarezza: in Fratelli d’Italia non c’è spazio per nostalgie del passato, per ideologie totalitarie, per posizioni razziste o antisemite, né per comportamenti che possano trasformarsi in provocazioni o folklore inappropriato. La nostra storia politica ha radici nel passato, ma il nostro sguardo è sempre rivolto al futuro, alla costruzione di una destra di governo seria, responsabile e radicata nella democrazia e nella Costituzione italiana. Il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna ha fatto bene a intervenire tempestivamente, commissariando la federazione provinciale di GN Parma già questa mattina e prima che la vicenda fosse ripresa dalla stampa nazionale. Una scelta necessaria per ristabilire chiarezza, disciplina interna e rispetto dei valori del movimento. Voglio anche sottolineare che i nostri ragazzi veri, quelli che ogni giorno portano avanti iniziative nelle scuole e nelle università, con trasparenza e lealtà, sono i primi a essere danneggiati da episodi come questo. Gioventù Nazionale è un movimento giovane, sano e aperto, e continuerà a esserlo. Fratelli d’Italia guarda avanti, con responsabilità, coerenza e senso delle istituzioni. Chi non rispetta questi principi non ha posto tra noi. Il nostro impegno resta quello di costruire una destra italiana moderna, patriottica e credibile, al servizio degli italiani e del futuro del Paese.”

Sandro Campanini: "Ritrovo neofascista in sede FdI a Parma"
Sandro Campanini, capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale: "In questi anni abbiamo chiesto in più occasioni al capogruppo di Fratelli d’ Italia Priamo Bocchi di esprimere chiare parole di condanna verso il regime e l'ideologia fascista ma il consigliere ha dichiarato che non lo avrebbe mai fatto, fino a difendere il raduno neofascista di Casa Pound nella nostra città. 
Ora è accaduto un fatto ancora più grave: un ritrovo di giovani neofascisti al grido “viva il Duce” nella sede di Parma di Fratelli d’Italia, partito presente nelle istituzioni locali, regionali e nazionali, maggiore formazione politica del Governo, che esprime la Presidente del Consiglio. Non è quindi più possibile nascondersi dietro un dito: ci aspettiamo da lui, dai parlamentari locali di FDI e da Meloni parole chiare ed inequivocabili di condanna e di radicale presa di distanza. Altrettanta chiarezza ci aspettiamo dagli alleati di FdI alle scorse elezioni amministrative, cioè Lega e Lista Vignali-Forza Italia. Non ci può essere ambiguità né sottovalutazione, perché il fascismo è all’antitesi del nostro Statuto comunale. Il nome di Parma, città che coltiva ogni giorno i valori di libertà, rispetto e tolleranza, non può essere infangato dalla presenza di neofascisti, ancora peggio se nella sede di un partito presente in Consiglio comunale come FdI."
 
Barcaiuolo (FdI): "Il Pd allontani chi tra gli iscritti occupa binari"
«La condanna auspicata dal Pd nei confronti dei cori scanditi nella sede del movimento da parte di frequentatori di Gioventù Nazionale è già stata emessa con il commissariamento dei vertici locali di Gn e con l’immediata attivazione delle procedure di allontanamento dei soggetti che verranno identificati come responsabili di quanto avvenuto, se iscritti all’organizzazione giovanile. Questo è stato fatto ben prima che la notizia diventasse pubblica, come comunicato già stamane alle 8.23 alla stampa locale. Aspettiamo invece ancora che il Pd condanni e allontani gli amministratori e i propri iscritti che partecipano a manifestazioni contro la polizia, occupano i binari delle stazioni, indossano magliette inneggiando le Br. Non accettiamo lezioni di condotta da chi in casa propria consente tutto ciò».
Così in una nota il senatore Michele Barcaiuolo coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Emilia-Romagna.
Manca (Pd): "Fdi Parma commissariata? Meloni faccia i conti con la storia"
«Gioventù nazionale di Parma è stata commissariata dopo la denuncia del Repubblica.it sui cori fascisti e inneggianti al duce e le ferme prese di posizione del Pd. Ma non basta: tutti sappiamo che questi comportamenti sono in verità molto diffusi perché la cultura fascista attraversa la base di Fdi senza troppi scossoni, tollerata da un partito che non ha fatto i conti con la storia, né ha tolto la fiamma dal simbolo. Per quanto ancora la Premier Meloni potrà andare avanti così? Per quanto Fdi potrà giocare sulla continuità con quel passato?». Lo dice il senatore emiliano del Pd Daniela Manca.
Roscani (FdI): "Commissariata la federazione di Parma, no a lezioni del Pd"
«Gioventù nazionale ha provveduto immediatamente appena appreso il fatto, a commissariare la federazione provinciale di GN di Parma, comunicandolo con una nota nelle prime ore del mattino e ben prima della pubblicazione del video. Abbiamo dimostrato con chiarezza e nettezza come si agisce di fronte a questi episodi, ribadendo che non c'é spazio nel nostro movimento per comportamenti incompatibili con i valori della libertà e della democrazia. Allo stesso tempo non accettiamo lezioni dalla sinistra e aspettiamo ancora dai vertici nazionali del Partito democratico che fino ad oggi non hanno detto una parola di condanna, o preso le distanze, quando giovani esponenti del Pd si facevano fotografare con indosso magliette inneggianti alle Brigate Rosse». Lo dichiara il deputato di FdI, Fabio Roscani, presidente nazionale di Gioventù Nazionale.
Luigi Tosiani (Pd): "Chissà se Meloni stavolta condannerà i cori fascisti"
«A Parma, dentro e fuori la sede di Fdi e gioventù nazionale, in pieno centro, si inneggia al fascismo e al duce con orgoglio. Proviamo vergogna e sdegno pensando ai valori della nostra Emilia-Romagna, a chi ha combattuto ed è morto per liberare il nostro Paese. Chissà se la Presidente Meloni questa volta condannerà le azioni della migliore gioventù italiana. Abbiamo poche speranze al riguardo». Lo dice Luigi Tosiani, segretario regionale del Pd dell’Emilia-Romagna.
M5s: "Cori fascisti gravissimi, Parma è medaglia d'oro per la resistenza"
«Come Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, esprimiamo la nostra più ferma condanna per quanto avvenuto nella sede di Fratelli d’Italia a Parma, dove giovani militanti hanno intonato cori fascisti e inneggiato al Duce proprio nel giorno dell’anniversario della marcia su Roma. È un fatto di una gravità inaudita, che offende la memoria democratica e la dignità della nostra regione. Parma è città Medaglia d’Oro della Resistenza, simbolo dell’Italia che si è liberata dal nazifascismo: sentirvi risuonare inni al regime è una vergogna che riporta l’orologio della storia indietro di ottant'anni. Chiediamo che le autorità competenti accertino rapidamente le responsabilità. Se un partito di governo tollera simili episodi nei propri locali, deve interrogarsi sulla propria connivenza morale con chi calpesta la Costituzione e i valori antifascisti su cui si fonda la Repubblica. L'Emilia-Romagna è, e resterà sempre, terra di Resistenza, di libertà e di civiltà democratica».
Così in una nota i coordinatori regionali del M5Sovimento 5 Stelle Emilia-Romagna, Marco Croatti e Gabriele Lanzi.
Rampelli: "Condannare gli estremismi ma non strumentalizzare"
«Quanto accaduto a Parma è grave e infatti i dirigenti di Gioventù Nazionale avevano provveduto a commissariare la sezione di Parma ben prima che il video diventasse virale. La destra, Fratelli d’Italia in primis, ha superato da molto tempo l’epoca dei nostalgismi e degli estremismi, tanto cari invece alla sinistra. E ogni episodio che si richiami al ventennio fascista o a posture violente viene sanzionato in tempo reale. L’esatto opposto di quanto fa la sinistra. Strumentalizza episodi che non hanno alcuna rilevanza politica è da meschini. La sinistra si preoccupi con altrettanta severità e serietà di intervenire sui suoi ragazzi che, oltre ai cori di morte, oltre a inneggiare alle Brigate Rosse nel silenzio complice dei media, impediscono a chi coltiva pensieri diversi di esprimerli e vanno in giro a volto coperto a seminare panico e distruzione aggredendo le forze dell’ordine». Lo dichiara in un comunicato stampa il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.

Nota congiunta dei coordinatori regionali del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna Marco Croatti e Gabriele Lanzi, dei rappresentanti dei gruppi territoriali di Parma e Colline Silvia Delitala e del gruppo territoriale Bassa Parmense Claudio Galloni
Come Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna e come Gruppi Territoriali di Parma e Colline e Bassa Parmense, esprimiamo la nostra più ferma condanna per quanto avvenuto nella sede di Fratelli d’Italia a Parma, dove giovani militanti hanno intonato cori fascisti e inneggiato al Duce proprio nell’anniversario della marcia su Roma. È un fatto inaccettabile e vergognoso, che offende la storia e la memoria di una città che ha pagato con il sangue la lotta al fascismo e che porta con orgoglio la Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza. Parma è e resterà terra antifascista, città libera, comunità che non dimentica. Chi oggi cerca di sdoganare il fascismo sotto forma di goliardia o nostalgia si pone fuori dal perimetro costituzionale e democratico. Per questo chiediamo che le autorità competenti accertino immediatamente le responsabilità e che Fratelli d’Italia prenda le distanze in modo inequivocabile, perché il silenzio equivale a complicità morale. L’Emilia-Romagna e Parma in particolare rappresentano la memoria viva della Resistenza e dei valori democratici. Nessun revisionismo potrà cancellare ciò che le nostre comunità hanno costruito con coraggio e sacrificio.

Il commento di Civiltà Parmigiana
"Quanto accaduto ieri sera nella sede di Fratelli d’Italia è un episodio che merita chiarezza ed un’assunzione di responsabilità. In un momento in cui il Paese ha bisogno di unità e rispetto delle istituzioni democratiche, ogni forma di richiamo al fascismo va respinta con fermezza e senza ambiguità, da parte di tutte le forze politiche". 

Fiazza e Vergiati (Lega)
Tommaso Fiazza, consigliere regionale della Lega, commenta "Quando si tratta di bullismo, vandalismi o baby gang, tutti pronti a parlare di “bravate” e a invocare comprensione. Oggi invece gli stessi chiedono la testa di quattro ragazzini che hanno cantato stupidaggini in una stanza. La coerenza, evidentemente, non è di moda. I problemi veri, come sempre, restano fuori dalla porta: sicurezza e degrado". Aggiunge Tommaso Vergiati, coordinatore regionale Giovani Lega: "Siamo antifascisti, ma per la libertà: difendiamo il diritto di chiunque di esprimere le proprie idee. In democrazia le opinioni non si condannano, si affrontano con il confronto e con la forza delle proprie ragioni, non con la censura".

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