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Collecchio Baseball, l'epopea di Levati

Una lunghissima carriera: «Ma non sono state solo gioie». Conferita allo storico presidente una speciale benemerenza sportiva

Collecchio Baseball, l'epopea di Levati

03 Febbraio 2023, 18:31

Collecchio Carlo Levati è una fonte inesauribile di ricordi, di aneddoti, di un entusiasmo ancora palpabile, nonostante sia passato praticamente mezzo secolo dal suo ingresso nel mondo dello sport. Lo storico dirigente ha lasciato solo da qualche mese il timone del Collecchio Baseball – società che proprio in questo 2023 celebra i cinquant’anni dalla sua fondazione – a Fabrizio Boschi.

Ma il richiamo del diamante, in lui, è ancora forte. «È stata una scelta sofferta ma allo stesso tempo necessaria, in quanto la gestione di una società sportiva si è fatta complessa, richiedendo oggi tempo ed energie», confida Levati, insignito della benemerenza sportiva dall’amministrazione comunle di Collecchio, nel corso di una cerimonia celebrata all’interno della Casa I Prati. Intervistato dal giornalista della «Gazzetta di Parma» Vittorio Rotolo, il dirigente ha ripercorso le tappe salienti della sua lunghissima carriera, dopo il saluto iniziale affidato al vice presidente del Coni Emilia Romagna, Vittorio Andrea Vaccaro. «Non sono mica state solo gioie», la premessa di Levati. «Il baseball, talvolta, mi ha fatto pure arrabbiare. Ma fa tutto parte del gioco. E tutto è ampiamente ricompensato quando passeggi per strada e vieni riconosciuto dalla gente, da qualcuno che magari si avvicina e ti dice grazie, semplicemente per avergli dato la possibilità di divertirsi, giocando. Eccola, la mia gioia più grande: vale più di mille trofei e di mille partite vinte».

Una filosofia, questa, che ha accompagnato Levati fin dai suoi esordi, nel mondo del baseball. «Mi avvicinai a questa disciplina come fanno un po’ tutti i papà, nel caso specifico per seguire mio figlio», ricorda. Nel 1973 l’ingresso come consigliere e sponsor, con la sua azienda, della squadra di softball, della quale nel 1999 assumerà la presidenza. Nel 2002, invece, il passaggio alla guida del Collecchio Baseball: vent’anni di fila, vissuti intensamente. Con la soddisfazione del primo campo, allestito in via Montessori «grazie all’impegno dell’allora vicesindaco Mambriani, che ci fece concedere un pezzo di terreno: ci lavorammo un po’ tutti, con badile e carrette».

«Oggi – commenta Levati – abbiamo un centro sportivo che è un piccolo gioiello: ospitiamo nazionali giovanili, corsi per allenatori anche di livello internazionale. La nostra società può guardare al futuro con fiducia».
Oltre a Levati, il sindaco di Collecchio Maristella Galli e l’assessore allo Sport Gian Carlo Dodi hanno consegnato la benemerenza sportiva anche ad un’altra figura di rilievo dello sport collecchiese, Anzio Storci, a lungo punto di riferimento del Collecchio Softball. «L’impegno, la dedizione, il senso di appartenenza, la partecipazione generosa alla vita della nostra comunità: sono i valori che Levati e Storci hanno coltivato e oggi trasferiscono alle giovani generazioni», ha detto il sindaco Galli. «E poi, la lungimiranza. Perché, a Collecchio, il baseball e il softball hanno scritto una meravigliosa pagina di pari opportunità e uguaglianza.».

r.c.

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