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Si chiude con una vittoria tutt'altro che entusiasmante l’esperienza di Luciano Spalletti da commissario tecnico dell’Italia: dopo la pesante sconfitta contro la Norvegia, gli Azzurri battono per 2-0 la Moldova e provano a rilanciare le proprie ambizioni di qualificazione diretta ai Mondiali.
La partita, però, vede iniziare meglio gli ospiti, attenti dietro e pericolosi in avanti: al 9', Nicolaescu trova addirittura il gol di testa dopo un bel cross di Reabciuk, ma la rete viene annullata per fuorigioco del centravanti. Sospiro di sollievo per gli Azzurri, troppo lenti e passivi nell’occasione. Tra i migliori c'è sicuramente Raspadori, molto attivo nello stadio che lo ha visto debuttare in Serie A.
Dai suoi piedi parte il cross su cui Ranieri (al debutto in Nazionale) gira di testa centrando la traversa. Poi ci provano anche Retegui, sempre troppo solo in area, e Dimarco, ma è proprio Raspadori a sbloccare il risultato al 40' con un destro potente dopo il tentativo di Ionita di liberare l’area. La Moldova continua a rivelarsi molto pericolosa, decisamente troppo rispetto a quello che dovrebbe essere il rapporto delle forze in campo.
Lo stesso Ionita sfiora la rete su tap-in dopo la parata di Donnarumma su tiro di Reabciuk dalla distanza, poi Dimarco chiude sulla linea sul colpo di testa di Dumbravanu da calcio d’angolo. Al rientro in campo, dentro Orsolini e Barella per Dimarco e Ricci, con Cambiaso che si sposta a sinistra. Nicolaescu sfiora la rete di testa, poi al 50' arriva il raddoppio con Cambiaso dopo uno spunto sulla fascia del neoentrato Orsolini.
A questo punto, l'Italia prova a continuare a spingere, ma dopo pochi minuti calano il ritmo e la pressione degli Azzurri. Salvo qualche lampo di Frattesi, Orsolini e un colpo di testa di Lucca nel finale, infatti, l’Italia torna ad essere lenta, prevedibile, imprecisa anche nei passaggi più elementari, rischiando ancora di prendere gol in due occasioni. Tutto il contrario di quello che dovrebbe servire in questo momento: dopo una disfatta pesantissima, la risposta è scialba e ampiamente insufficiente. La Nazionale si tiene la vittoria e poco altro: ora, col nuovo corso, servirà ritrovare entusiasmo e una scossa vera per non fallire l’obiettivo della qualificazione ai Mondiali.
La Norvegia vince ancora
La Norvegia fa 4 su 4. Dopo aver battuto l'Italia, la nazionale di Stale Solbakken supera 1-0 l’Estonia e si porta a quota 12 punti nella classifica del girone I di qualificazione ai Mondiali 2026. A decidere il match di Tallinn è un gol di Erling Haaland al 62'. L’Estonia resta a quota 3 punti e viene agganciata dagli azzurri, freschi di vittoria sulla Moldova (e con due partite da recuperare). Classifica: Norvegia 12; Israele 6; Italia, Estonia 3; Moldova 0.
Gli azzurri torneranno in campo il 5 settembre a Bergamo per affrontare l’Estonia. Per l’Italia sarà la terza gara del girone I delle qualificazioni ai Mondiali del 2026 e sarà anche la prima del successore di Spalletti. Quella contro gli estoni segnerà il debutto del nuovo commissario tecnico della Nazionale.
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