ROMA
Da sinistra: Eugenio Zedda, Giovanna Parmigiani, Nicola Gherardi, il sottosegretario Gian Marco Centinaio e Mario Marini
Presentato a Roma da Confagricoltura HubFarm, progetto che ha l’obiettivo di accompagnare le imprese agricole nella transizione tecnologica, digitale ed ecologica. L'iniziativa è stata illustrata in occasione dell’assemblea annuale «Coltiviamo l’Italia del futuro» dell’organizzazione agricola. All'assemblea c'era anche una delegazione di Parma, guidata dal presidente Mario Marini.
Il progetto è costruito su Internet of Things (IoT), big data e innovazioni con una serie di elaborazioni e con servizi digitali per le imprese agricole che ne usufruiranno ma, allo stesso tempo, che l’alimenteranno con i propri dati aziendali e territoriali. Ruolo fondamentale lo svolgeranno - informa l'organizzazione - le strutture territoriali di Confagricoltura, garantendo il contatto diretto con le imprese agricole e fornendo il supporto necessario per l’accompagnamento e il trasferimento tecnologico e digitale. Il progetto sarà utile per semplificare i processi amministrativi, burocratici e di certificazione. La strategia progettuale prevede anche di assistere le aziende che saranno alle prese con la transizione ecologica prevista dalla nuova Pac e dal New Green Deal. Le innovazioni ed i dati informativi non saranno legati solamente alla produzione di beni alimentari, ma concorreranno ad innalzare il valore aggiunto, ad incentivare le filiere no-food ed in particolar modo quelle energetiche. «L'agricoltura - commenta il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - deve superare i gap che ancora fermano la crescita e la competitività. Il nostro obiettivo è riposizionare le imprese agricole al centro del contesto economico nazionale, aggregandole in un’unica piattaforma con gli sviluppatori e con gli incubatori tecnologici, oltre che con il mondo della ricerca, con l’agroindustria più avanzata, con partner tecnologici, con player di altissimo livello».
«E' un progetto che guarda al futuro, penso che l’innovazione nel settore primario è l’unico modo che abbiamo per garantire un futuro alla produzione agroalimentare e quindi credo che il ruolo di Confagricoltura e delle associazioni dei produttori ovviamente deve essere di garantire dei servizi condivisi, anche a quelle aziende piccole che non hanno la possibilità di avere i propri servizi di nuove tecnologie, di tecnologie di frontiera, di sensoristica, di drone». Lo ha dichiarato il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli a margine dell’assemblea dell’organizzazione agricola «Coltiviamo l’Italia del futuro» nella quale è stato presentato oggi il progetto HubFarm, realizzato in collaborazione Microsoft e Reale Mutua.
«E chiaro - ha aggiunto il ministro - che non tutti gli agricoltori potranno avere quei sistemi in proprio e quindi devono poter utilizzare sistemi condivisi e dunque la direzione è esattamente quella su cui dobbiamo portare le politiche economiche, incentivare l’innovazione. Ho sempre cercato di farlo per il mondo agricolo. Oggi credo che il mio amico Calenda abbia detto che anche l’agricoltura deve avere accesso all’industria 4.0. Ecco gli volevo dire che è già da due anni che è così, perchè nella legge di bilancio del 2019 lo abbiamo fatto».
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