COMUNE
Il regolamento sul commercio in centro storico è tornato ieri in commissione Affari produttivi a distanza di meno di due settimane dalla precedente seduta e ancora una volta non è mancata un'accesa discussione, questa volta tra maggioranza e minoranza.
uno scontro che sarà prevedibilmente replicato oggi pomeriggio, quando la delibera illustrata ieri dall'assessore al Commercio Chiara Vernizzi sarà votata in consiglio comunale per evitare che il regolamento, approvato un anno fa, venga dichiarato decaduto. Motivo del contendere, la durata della proroga contenuta nella delibera. che è di tre mesi. Una scelta definita «Una presa in giro» dalle minoranze e «giusta e motivata» dalla maggioranza.
«Proroga, tempi giusti»
Dopo l'introduzione del presidente della commissione Franco Torreggiani, l'assessore Vernizzi ha spiegato che «si tratta di un regolamento definito sperimentale al momento della sua approvazione che aveva una durata di 6 mesi, prorogata poi di tre. A questo punto, abbiamo messo a punto una nuova bozza che contiene i rilievi raccolti, ma non c'era il tempo tecnico di approvarla prima della scadenza del 21 aprile. E quindi si è resa necessaria una proroga per evitare che il regolamento decadesse con la conseguente necessità d iniziare daccapo il suo percorso. E tre mesi è il periodo che abbiamo ritenuto, in accordo con la Regione con cui ci siamo confrontati, congruo per poter arrivare a una stesura definitiva del regolamento». A sostegno di questa tesi il capogruppo del Pd Sandro Campanini: «Nessuno nasconde che questo regolamento non ci aveva convinto e non lo avevamo votato. Ma il punto adesso è diverso: aveva una durata di 9 mesi sperimentale che è stata prorogata per altri tre. Adesso, con questa ulteriore proroga, arriviamo a 6 mesi di proroga, con una bozza che è già sul tavolo e dunque ritengo sia un tempo corretto per evitare di portare troppo in là la sperimentazione. I 3 mesi sono stati indicati sia dai nostri uffici che dalla Regione e quindi sono un periodo corretto». Concorde anche Cristian Salzano, capogruppo di Effetto Parma: «Noi eravamo a favore e rimaniamo a favore di questo regolamento. Ma questi tre mesi sono sufficienti per apportare le modifiche che si riterranno necessarie. E in futuro nulla vieta di cambiarlo ancora, ma intanto avremo un testo definitivo».
«Una presa in giro»
Molto duri, invece, i commenti della minoranza. Per Priamo Bocchi, capogruppo Fdi, «diventa difficile pensare che in 3 mesi si arrivi a una soluzione definitiva, oltretutto con la Soprintendenza di mezzo. E viene il dubbio che le divisioni interne alla maggioranza abbiano portato, in questo campo come in altri, a un compromesso che rischia, o forse vuole, far saltare il regolamento». Per Arturo Dallatana (Lista Vignali), «tre mesi sono una presa in giro della città e delle sue esigenze. Una proroga così breve è come un cappio al collo del regolamento e va contro alle esigenze di un centro storico che è in sempre più avanzato degrado». Per Laura Cavandoli (Lega) «una proroga più lunga non vieterebbe di approvare prima il regolamento definitivo. Ma così si va di corsa su un regolamento che, per scelta, non è stato applicato fin qui e tutto rischia di risolversi in un testo fatto in fretta e senza riscontri con la realtà applicativa». Serena Brandini (Azione) ha infine sottolineato che «con soli tre mesi non ci può essere un confronto vero. E così si va verso un testo preparato a tavolino su tesi preconcette oppure a una decadenza. Se si voleva davvero migliorarlo, si doveva dare più tempo».
Gian Luca Zurlini
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