Lutto
Una vita dedicata alla cultura e all'arte. E nel cuore, il benessere della terza età. Ivonne Tononi Sforzini era la signora dell'Università degli anziani. È scomparsa l'altro ieri a 95 anni e in tanti ne ricorderanno l'eleganza dei modi e il suo impegno per gli altri e per la comunità.
Nata a Cortile San Martino, si è sposata con Renzo Ricciotti Sforzini, un basso lirico amante della musica e non solo. Ed è stata proprio la condivisione della passione per l'arte in generale ad unirli. Ivonne Tononi Sforzini non ha mai trascurato la cura della famiglia, preoccupandosi ogni giorno anche della suocera. Soprattutto, della figlia Daniela, alla quale ha insegnato l'importanza dell'educazione e del fondamentale rispetto per il prossimo: «Una mamma capace di spronare gli altri - confessa la figlia Daniela, insegnante e pittrice -, capace di trasmettere l'amore per l'arte e per la cultura».
Una missione la sua, che ogni giorno si realizzava prestando attenzione al Comitato anziani comunale di piazzale Cervi e di piazzale Mattarella per organizzare corsi di lingua, inglese, francese e spagnolo, ma anche per corsi di letteratura e persino di ginnastica. Poi, i viaggi: tanti insieme agli anziani, in giro per l'Italia e all'estero. «Mia madre era una donna molto attiva - continua la figlia Daniela -. In un primo tempo si è preoccupata dell'organizzazione dell'Università popolare, poi con il professor Passeri è stata fondatrice dell'Università degli anziani, con sede in via Bizzozero. Era mia madre a prendere contatti con illustri professori per realizzare corsi di divulgazione culturale: sia per quanto riguardava le patologie e le cure sia per quanto riguardava la vita dell'anziano, con particolare attenzione all'alimentazione e al benessere psico-fisico. Ma anche corsi incentrati su tutto quello che poteva essere attinente alla storia di Parma e della sua provincia. In quest'ottica sono nate anche le gite per approfondire con le visite dei luoghi i temi trattati». Senza dimenticare gli appuntamenti con il Carnevale di Busseto e di Venezia e quei soggiorni estivi, salutari per le vacanze degli anziani: Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, ovunque per non lasciare solo nessuno e perché tutti potessero avere un tempo libero dedicato a iniziative intelligenti, che mentre appassionavano gli anziani potevano essere anche da stimolo per vivere una terza età piena di cose da fare.
Storica vicepresidente dell'Università degli anziani, nel 1994 dall'allora sindaco Stefano Lavagetto aveva ricevuto giustamente l'attestato di Civica benemerenza del Premio Sant'Ilario, proprio per il suo impegno sociale. Una donna con tante idee e al passo con i tempi: non avrebbe mai smesso di aggiornarsi culturalmente. E persino la tecnologia non le era estranea: computer e informatica erano diventati il suo pane quotidiano. E per tenere sempre vicini i «suoi» anziani sulla programmazione dell'Università e dei comitati, si collegava ogni giorno con Andrea Gatti di Radio Parma per ricordare a tutti i corsi previsti, i soggiorni e le gite. E certo, Ivonne Tononi Sforzini non poteva dimenticare niente: una donna con una memoria straordinariamente di ferro, grazie alla quale imparava tutto velocemente e grazie alla quale poteva trasmettere facilmente agli altri le sue scoperte. Una signora colta, sì, ma anche curiosa: all'avanguardia. Che con quel suo sguardo limpido e sereno sapeva sempre guardare lontano, nell'orizzonte infinito del sapere.
I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di San Tommaso in via Farini.
Mara Varoli
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