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Oltretorrente

Riapre l'«Hub Cafè»: nuovo nome e nuova sfida

Riapre l'«Hub Cafè»: nuovo nome e nuova sfida

di Antonio Bertoncini

14 Marzo 2024, 03:01

Se si ricerca con google, alla voce «Hub Cafè Parma» si legge in rosso «chiuso definitivamente».

Ma da sabato non sarà più così. Dopo anni di polemiche, difficoltà di gestione, progetti rimasti a metà, un caffè letterario che proprio tale non è mai stato, e una lunga chiusura che ha prodotto un luogo vuoto e triste al centro del quartiere Oltretorrente, il Comune ci riprova, fermamente deciso a rimarginare la ferita.

Il locale in piazzale Bertozzi riaprirà sabato alle 18 con un nuovo progetto e nuove ambizioni. Cambierà anche il nome: si chiamerà «Oltre Lab». E sarà gestito con una impostazione non dissimile dal Lostello in Cittadella.

A tagliare il nastro sarà il sindaco Michele Guerra, insieme all’assessora alla partecipazione Daria Jacopozzi, regista dell’operazione di rilancio, messa in atto per dare nuova vita a piazzale Bertozzi e al limitrofo comparto di via Imbriani, da tempo nell’occhio del ciclone perché non presidiata soprattutto nelle ore serali.

I locali sono stati ristrutturati e sistemati a cura del Comune, con un impegno economico non irrilevante, dopo diversi anni di abbandono. La gestione sarà affidata, sulla base di un progetto «ad alta socialità», a un’associazione temporanea di scopo, che vede come capofila l’Associazione TurboLenta (quella che organizza il Festival della Lentezza), che curerà gli aspetti culturali e di spettacolo, affiancata dal Consorzio Ossigeno, fondato da alcuni professionisti della ristorazione, che curerà l’attività eno-gastronomica.

«Io la definirei “rigenerazione” - spiega l’assessora Daria Jacopozzi - è stato un intervento complesso che abbiamo messo in atto con il sistema della co-progettazione, quindi non un bando commerciale, ma nato da un rapporto privilegiato con il terzo settore. Non sarà solo bar e aperitivi, ma un luogo di cultura, nel rispetto delle esigenze di chi ci lavora e ci vive, cercando la compenetrazione fra il presidio richiesto a gran voce e la qualità di vita dei residenti nelle ore notturne. Nel periodo estivo le attività potranno estendersi anche all’esterno del locale e i gestori lavoreranno in accordo con le associazioni del quartiere. Non a caso abbiamo scelto di inaugurare “Oltre Lab” proprio nel giorno di San Giuseppe, per sottolineare la socialità dell’iniziativa, rivolta ai giovani ma anche ai meno giovani».

La convenzione fra Comune e gestori avrà una durata di 5 anni, ed è previsto un canone agevolato in ragione del progetto da realizzare, che prevede di investire gli utili per attività sociali. Fra le clausole c’è anche quella di assumere persone appartenenti a categorie svantaggiate della Coop Salvatempo: «Socialità, cultura e relazioni col quartiere - assicura l’assessora - saranno le chiavi del progetto».

«Cibo biologico e a chilometri zero, racconto, cultura digitale – è la sintesi di Alberto Monteverdi, presidente dell’Aps capofila – sono gli ingredienti del progetto che stiamo mettendo in atto. L’Oltre Lab sarà un centro di laboratori, mostre, piccola formazione, presentazione di libri e anche concerti: un network delle realtà del terzo settore per riempire di vita questo angolo di città. L’offerta culturale sarà a regime dopo Pasqua, mentre l’attività di ristorazione sarà affidata al Consorzio Ossigeno, guidato da Daniele Piccioni».

Un primo assaggio ci sarà già sabato alle 18 in occasione dell’inaugurazione: al taglio del nastro faranno seguito lo spettacolo teatrale «Josè Verdes netturbino» e un concerto di Simone Casula. Comincia così la difficile sfida di dare una nuova prospettiva di vita a via Imbriani e dintorni.

Antonio Bertoncini

© Riproduzione riservata

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