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Ponte Nord, via libera dalla Camera al finanziamento di 6 milioni per il recupero

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25 Luglio 2024, 03:01

Il telefono squilla in tarda serata, giusto il tempo per scrivere la notizia al volo. «È arrivato il via libera della Camera ai 6 milioni di euro per il recupero del Ponte Nord. Questo è il passaggio definitivo». È Fabio Pietrella, deputato parmigiano di Fratelli d'Italia, ad annunciare lo sblocco del finanziamento grazie alla riformulazione di un emendamento che era già stato presentato in sede di approvazione al decreto Milleproroge a inizio anno. Era gennaio quando l'emendamento era stato bocciato perché non rispettava due vincoli: quello temporale e quello di spesa. La proposta - bipartisan, in quanto firmata anche dalla deputata «dem» Paola De Micheli - non restò però lettera morta. A meno di una settimana di distanza dalla bocciatura (arrivata a metà febbraio), la strada smise di essere in salita per i fondi richiesti a favore del ponte, una vera e propria incompiuta. Il Governo aveva espresso parere favorevole ad inserire la richiesta in un prossimo provvedimento. Così è stato, assicura Pietrella da Roma, e così il ponte dovrebbe finalmente e definitivamente beneficiare del finanziamento.
Per la precisione, i 6 milioni dovrebbero essere così ripartiti: 2 milioni nel 2024, 2 milioni nel 2025 e gli ultimi 2 milioni da erogare nel 2026. L'emendamento riformulato porta la firma sempre di Pietrella e De Micheli, oltre che di Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega.

«Finalmente - esordisce Pietrella, parlamentare di FdI - a livello bipartisan abbiamo raggiunto un risultato importantissimo per la nostra città, dove le divisioni fra i partiti hanno lasciato spazio al buon senso e ad un'azione sinergica a favore del nostro territorio». Il riferimento è alla collaborazione tra parlamentari di centrodestra (FdI e Lega) e di opposizione (Pd).
«Ora - prosegue Pietrella - dobbiamo essere subito pronti a programmare i lavori e a ridare alla città una struttura che per troppo tempo è stata un esempio negativo». Numerose, infatti, sono state le iniziative di partiti e liste civiche - da Fratelli d'Italia a Civiltà parmigiana - per denunciare lo stato di abbandono e degrado in cui versa il ponte, diventato casa per decine di senzatetto. «Questa infrastruttura - conclude - può diventare un'opportunità per il territorio».

A fine giugno, in municipio, era stato presentato il progetto per trasformare il ponte nella «Casa dell'acqua», per ospitare la sede dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po.
P.Dall.

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