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Egitto

Fiamme e paura sul Nilo: «Finalmente a casa», il racconto dei turisti tornati a Fidenza

Fiamme e paura sul Nilo: «Finalmente a casa», il racconto dei turisti tornati a Fidenza

04 Novembre 2025, 03:01

«Non ci è parso vero di tornare a mettere i piedi in Italia». Così ha esclamato al suo arrivo Emma Ferri, che con il marito Bruno Pizzaferri e altri ottanta italiani, fra cui una decina di fidentini e anche salsesi, si trovava sul battello da crociera sul Nilo, andato a fuoco. La comitiva borghigiana è rientrata ieri alle 11.

«Stiamo tutti bene e finalmente a casa» ha proseguito Emma Ferri, con la gentilezza e simpatia mostrate sin dai primi istanti al telefono con la «Gazzetta di Parma», nonostante i momenti di terrore vissuti. Appena tornati a Fidenza, i borghigiani, che sull’imbarcazione andata a fuoco hanno perso tutto, a cominciare da denaro, vestiti e computer, si sono attivati per cercare di rifare tutti i documenti. Se fosse stato possibile, fidentini e salsesi avrebbero anticipato il rientro, ma nonostante i tentativi del tour operator e della Farnesina, non è stato trovato un volo in alternativa a quello già previsto dal programma.

«Il rientro anticipato non sarebbe stato possibile per l’intero gruppo - ha spiegato Emma Ferri -: i posti erano sufficienti solo sul volo già programmato per lunedì (ieri, ndr). E così abbiamo deciso di restare uniti, fino in fondo, anche per non perdere i punti di riferimento. Così abbiamo proseguito il tour, cercando di dimenticare la disavventura appena vissuta».

«C’è stato un grande spirito di adattamento da parte di tutti e ci siamo supportati l’uno con l’altro - prosegue la “portavoce” del gruppo -. E l’agenzia Merli Travel, che non ha mai smesso di fornirci assistenza, è stata meravigliosa».

Adesso i borghigiani riassaporano l’aria di casa, diventata ancora più preziosa dopo la paura vissuta in Egitto. «Per un po’ – ha concluso Emma – preferisco rimanere a casa, poi credo che la paura, col tempo passerà, e tornerò di nuovo a viaggiare».

«Ringraziamo sentitamente il ministro degli Esteri e tutto il suo staff, in modo particolare Giulia De Nardis, per la tempestività ed efficienza nel fornire assistenza a tutti gli italiani coinvolti (fra cui noi) - ha aggiunto l'accompagnatrice del gruppo -. Sono sempre stati in contatto con me per accertarsi che tutto procedesse al meglio, soprattutto in merito alla fornitura dei medicinali necessari. Abbiamo lavorato, in concerto con la Farnesina e con il nostro tour operator, per garantire un lento ma graduale ritorno alla normalità. Ovviamente, la perdita degli effetti personali ha creato notevoli disagi ma il gruppo ha dimostrato uno spirito di adattamento fuori dal comune decidendo di proseguire uniti il tour e riuscendo a non perdere nemmeno un'escursione del programma. Non appena ricevuti documenti provvisori ci è stata fornita la possibilità di rientrare immediatamente in Italia, essendo un gruppo molto numeroso però avremmo dovuti farlo a piccoli gruppi su voli differenti. La comitiva ha scelto liberamente di rientrare con il volo già programmato, per non doverci dividere, e restare sotto la mia guida. In occasioni simili avere un punto di riferimento è assolutamente fondamentale per riuscire a mantenere la calma. La nostra agenzia, pur non avendo alcuna responsabilità in merito all’accaduto (se non quello di fornire il massimo dell’assistenza, naturalmente) ha provveduto a fornire un sostegno economico a fondo perduto a coloro che ne hanno avuto bisogno. Abbiamo, inoltre, istituito un servizio di consulenza legale gratuita a cui chiunque potrà affidarsi per avere il giusto risarcimento dal fornitore dei servizi. A questo proposito, precisiamo che la prosecuzione del tour non inciderà in alcun modo sul discorso risarcitorio (i clienti ne sono stati informati subito, pertanto nessuno può avere dubbi sulla questione), questo ha permesso alle persone di poter tornare ad apprezzare la bellezza che l’Egitto, indiscutibilmente, ha da offrire ai turisti. E’ stata una disavventura che le persone sono riuscite a trasformare, grazie alla loro intelligenza e capacità di comprensione, in un’avventura da ricordare».

r.c.

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