Sarà un Parma fortemente rimaneggiato quello che domani pomeriggio farà visita all’Atalanta: nell’elenco dei 25 convocati, in cui figura il giovane Dierckx, mancano, infatti, gli indisponibili Gervinho, Grassi, Osorio, Kucka, che ha riportato una distrazione muscolare di grado lieve al gemello mediale di destra, e Iacoponi, che si è procurato una lesione di primo grado al polpaccio sinistro. Scelte pressochè obbligate tra le fila dei crociati che recuperano Pezzella (in ballottaggio con Laurini per il ruolo di terzino sinistro) e devono solo sciogliere un dubbio a centrocampo tra Cyprien e Sohm accanto a Hernani e Kurtic. Probabile il ritorno in attacco dal 1' di Inglese che potrebbe essere preferito all’ex Cornelius. Il tecnico Fabio Liverani sa di giocarsi la permanenza in panchina. "Sono un allenatore giovane ma nei miei 44 anni ho fatto solo calcio, conosco tutte le dinamiche e situazioni. So che dipende tutto da risultati e tempistiche ma fino a che sono l’allenatore del Parma vivo come se dovessi rimanere qui una vita. Tutti quanti volevamo una classifica diversa, le difficoltà sono tante e il morale non può essere alto ma questa squadra credo debba capire che ci si può aiutare tra di noi e il lavoro è l’unica cosa alla quale possiamo credere".
Liverani insiste sul lavoro, ben consapevole che al di là della sua panchina, la situazione comincia a diventare preoccupante e che domani la prova da superare sarà difficilissima. "Una partita sulla carta proibitiva; abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile avendo avuto circa 36 ore per lavorare. Sicuramente le difficoltà per noi sono tante, il lavoro in questo momento è l’unica cosa alla quale possiamo credere: con questo bisogna tirarsi fuori, usando le nostre energie, le nostre forze. Questi momenti possono capitare a tutti, quel che ho detto ai ragazzi anche dopo l’ultima partita è che in questi momenti ci si tira fuori solo tra noi, con le nostre forze. Bisogna stringersi, aiutarsi per poter uscire da un momento difficile", spiega Liverani che aggiunge: "Qui c'è un gruppo storico e c'è un gruppo nuovo che si deve adeguare alla strada che qui trova. Ogni giocatore giovane o straniero ha bisogno del tempo, c'è chi apprende prima e chi dopo, qualcuno è arrivato fuori condizione, qualcuno infortunato. Per la crescita mentre si gioca ci vuole tempo".
"Faccio sempre anche qualche riflessioni su stranieri di altre squadre, uno su tutti è De Ligt del quale qualcuno lo scorso anno aveva messo in dubbio le qualità e invece oggi dopo un anno di esperienza è un altro giocatore, o come Villar della Roma l’anno scorso ha giocato molto meno di quest’anno. Capisco che in Italia nel calcio non ci sia molta pazienza, ma per i ragazzi bisogna averne", spiega il tecnico del Parma che sull'avversaria di domani dice: "Incontriamo una squadra in grande condizione, lo ha fatto vedere due giorni fa: sulla forza e i giocatori dell’Atalanta credo sia superfluo soffermarsi. Sarà una partita di grandissimo sacrificio, la compattezza ci può aiutare a soffrire meno. C'è bisogno di risentire quel fuoco dentro che per vari motivi è stato altalenante; cercherò di scegliere gli uomini migliori che in questo momento mi possono dare un po' più di garanzia tenendo presente che in alcune situazioni abbiamo delle scelte obbligate".
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