Tragedia
È indagato per l’omicidio del padre il 17enne che questa mattina ha chiamato il 112 affermando di averlo ucciso perché a sua volta responsabile di aver accoltellato la mamma e il fratellino di 12 anni nella loro abitazione a Paderno Dugnano (Milano). Il giovanissimo, il cui interrogatorio è ancora in corso, risulta indagato dalla Procura per i Minorenni di Milano. La sua versione dei fatti, almeno per il momento, ha trovato solo parziali riscontri e gl i accertamenti sono ancora in corso.
«Ho ucciso mio papà, venite": è quanto ha detto al 112 il ragazzo di 17 anni, unico sopravvissuto della strage in famiglia avvenuta nella notte a Paderno Dugnano (Milano). Il ragazzo ha spiegato di essere entrato in camera del fratello di 12 anni e di aver visto il padre seduto su una sedia con il coltello accanto e i corpi del fratellino nel suo letto e la madre a terra. A quel punto avrebbe preso il coltello e avrebbe pugnalato a morte il padre.
Le vittime sono state trovate quindi tutte nella stanza da letto del 12enne, con addosso abbigliamento da notte. Come confermato dal procuratore di Monza Claudio Gittardi, a subire l’aggressione più feroce sarebbe stato il 12enne. Gli inquirenti, al fine di completare il quadro investigativo, stanno comunque lavorando per escludere completamente la presenza di altre persone all’interno dell’abitazione. Al momento nella villetta ci sono sia il magistrato della Procura di Monza che quella della Procura minorile di Milano.
Abitava in una villetta all’interno di un complesso residenziale di via Anzio di Paderno Dugnano (Milano) la famiglia composta da Fabio C., 51 anni, Daniela A., 49 anni, e Lorenzo C., 12 anni, uccisi a coltellate al suo interno nella tarda serata di ieri, in dinamiche ancora tutte da chiarire. Il figlio maggiore della coppia, nota nel comune milanese perché sono storici costruttori edili, ha raccontato ai carabinieri di aver aggredito il padre a coltellate dopo averlo trovato seduto accanto ai cadaveri della madre e del fratellino. Tra le file di mattoni beige e i fiori sui davanzali, la famiglia viveva in una villetta accanto ai genitori di lui e al fratello. Nessuno ha sentito nulla e non vi sono segni di effrazione.
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