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Il pass disabili «aprirà» ogni ztl

 Il pass disabili «aprirà» ogni ztl

di Giovanna Pavesi

26 Luglio 2021, 10:41

Consentirà l'accesso alle zone a traffico limitato di tutti i comuni
 

Agevolerà (di molto) gli spostamenti di chi ha più difficoltà di movimento, consentendo l’accesso delle persone con disabilità, munite di contrassegno, alle Zone a traffico limitato di tutti i comuni, senza dover comunicare, di volta in volta e con un preavviso, l’ingresso nelle singole aree soggette a restrizioni al transito. Per molti disabili, il processo avviato nei giorni scorsi per la realizzazione della piattaforma nazionale unica per le targhe associate a quel segno distintivo, che integra i dati relativi al Contrassegno unificato disabili europeo, rappresenta una  rivoluzione. Perché se per una persona con disabilità, spesso, uno spostamento è un’operazione complessa, l’abbattimento di un’imponente barriera burocratica corrisponde a un passo avanti. 


«La possibilità di muoversi al di là dei limiti fisici e formali è un passaggio che auspichiamo da tempo e lo ritengo un punto di partenza per un nuovo metodo, quello cioè di utilizzare le nuove tecnologie per facilitare, anche su altri versanti, la vita delle persone con disabilità: avere in una sola banca dati, in questo caso la parte della mobilità automobilistica, tutti i dati personali è importante – spiega Walter Antonini, presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili di Parma, che tra la città e la provincia rappresenta più di 3mila persone -. Se, partendo da questo, scopriamo e sperimentiamo che utilizzare le nuove tecnologie significa far vivere meglio le persone abili e soprattutto quelle disabili che, per ogni pratica, a volte devono presentare la stessa documentazione diverse volte, è un passaggio epocale. Significa che, volendo, si può fare tutto». 
Il «dialogo» tra banche dati, in effetti, alleggerisce il procedimento, anche perché un disabile, come confermato dal presidente, per qualsiasi tipo di domanda (e permesso) deve presentare necessariamente la richiesta del medico curante. 


Tra Parma e provincia, come confermato da Anmic, le persone che presentano un’esenzione da ticket per un’invalidità civile sono circa 23mila. «Sui temi della mobilità e dell’accoglienza, negli ultimi tre anni, la città è migliorata moltissimo – specifica Antonini -. Sosteniamo il Comune sui temi delle piste ciclabili e della loro cura perché rappresentano, per noi, un mezzo per muoverci in sicurezza, senza usare le auto. La tecnologia, oggi, ci permette di avere delle carrozzine che da manuali si trasformano in elettriche, che ci consentono di usare in sicurezza le piste protette e meno macchine».


 L’indicazione, per il presidente, è quella di «forzare il più possibile il passaggio alla mobilità sostenibile». 
In città, secondo i dati forniti da InfoMobility e aggiornati al 31 dicembre 2020, gli stalli per invalidi presenti in Ztl e nelle zone di particolare rilevanza urbanistica sono 627, mentre le concessioni in corso di validità sull’intero territorio comunale sono 3.006. «Altro elemento che chiediamo è quello di cercare di trovare una sintesi, il prima possibile, con i trasporti pubblici, perché si riesca ad avere un uso più continuo delle pedane sui bus - conclude il presidente -. Quasi tutti i mezzi di nuovo acquisto le hanno, ma l’uso è ancora abbastanza scarso». 
 

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