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Luana, il sorriso si spegne a 37 anni: le lacrime della famiglia dei Panthers e dell'Anmic

13 Maggio 2021, 12:02

Trentasette anni di impegno, sorriso, capacità di amare e farsi amare e coraggio. E' un dolorosissimo addio quello di oggi a Luana Nigri, 37 anni, moglie del capitano dei Panthers Stefano Orrù, consigliera dell'Anmic Parma e volontaria di Verso il Sereno.

"Abbracciamo forte il nostro capitano Stefano  Orrù, c'è sempre una squadra che vince ed una che perde, oggi perdiamo tutti… Ciao Luana Per sempre tuoi Parma Panthers", le ha scritto la sua "famiglia" sportiva, che seguiva per amore ma anche per passione, come fotografa amatoriale.

Da alcuni anni, malata oncologica, si era dedicata al mondo del volontariato, dall'Anmic ad Avis, a Verso il Sereno.
"Abbiamo perso una persona speciale. Luana ci ha lasciati questa notte. Ci mancherà molto. Componente del Consiglio provinciale di Anmic, non è voluta mancare nemmeno all'ultima riunione, poco meno di tre settimane fa. Nonostante le energie fossero poche, non aveva voluto far mancare il suo contributo. Era una volontaria sempre disponibile, con un occhio di riguardo per gli altri e per chi aveva bisogno. E in Anmic aveva trovato lo spazio per mettersi a disposizione. Nel 2019 è stata tra i delegati al Congresso nazionale, a Roma: aveva affrontato la trasferta con grande impegno e partecipazione, nonostante la malattia si fosse ripresentata con forza".

"Durante i giorni più difficili della pandemia, nella primavera scorsa, si era preoccupata di farci avere, in donazione, dei dispositivi di sicurezza, per garantire la nostra associazione, chi si adopera al suo interno e gli utenti - continua il ricordo dell'associazione -. Aveva anche scelto di raccontare la malattia per una puntata speciale della nostra trasmissione "Disabili senza Barriere": si era mostrata con coraggio, per lanciare dei messaggi di speranza e ottimismo. L'anno scorso, ci stupì così: "Ragazzi, vengo a darvi una mano, so che avete bisogno: faccio qualsiasi cosa, anche le telefonate". Il giorno dopo si è presentata in Anmic e si è messa a fare un lavoro preziosissimo per l'associazione. E nei giorni a seguire ha continuato a venire, nonostante l'evidente fatica.

Non ha mai mollato e fino all'ultimo ha saputo esserci per tutti noi. Nei mesi scorsi si era interessata per cercare di rendere concreto un percorso che favorisse il percorso di riconoscimento di invalidità civile ai malati oncologici. E non hai mai smesso di dispensare consigli a chi era in lotta contro il cancro. Era dolce, altruista, intelligente, forte. Una bella persona. Per questo non finiremo mai di ringraziarla. Ora il nostro cuore è tutto per la sua famiglia. Ti vogliamo bene, Lu."

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