Un lupo, vittima di un avvelenamento, dopo un mese di cure al Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone è tornato in libertà. La storia di Rio, così è stato chiamato, viene raccontata sulla pagina web della struttura di Sasso Marconi, nel Bolognese, che ha un progetto dedicato proprio alla riabilitazione dei lupi.
A inizio marzo un tecnico del Wolf Apennine Center, nei boschi in provincia di Parma, ha visto l’animale, un maschio adulto di circa tre anni, abbeverarsi a un torrente. Notando che beveva troppa acqua, ha sospettato che qualcosa non andasse. Contattato un veterinario, il lupo e stato sedato e, dopo i primi accertamenti, è stato scoperto che le sue condizioni erano molto gravi. Trasferito al Centro di Monte Adone, Rio è stato sottoposto a esami. «Le indagini di laboratorio - viene spiegato sul sito - hanno confermato un avvelenamento da tossici» che «hanno provocato una grave lesione intestinale».Dopo un intervento chirurgico, un periodo di osservazione e il recupero nella struttura 'Just Freedom', il lupo si è ristabilito e, con un radiocollare Gps che permetterà al Wolf Apennine Center di conoscere le sue condizioni, è stato liberato. «Il bracconaggio - si legge ancora sul sito - in Italia è una delle principali cause di mortalità del lupo. E’ fondamentale continuare a combattere questo fenomeno».
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