Scrive il sindacato di polizia penitenziaria Sinappe: "Questo è quanto sta accadendo presso gli Istituti Penali di Parma: un detenuto magrebino, nel corso della fruizione dell’ora d’aria, presso il cortile passeggi, si sarebbe arrampicato sul muro dei passeggi, non mostrando, al momento, alcuna intenzione di scendere. Siamo in attesa di conoscere la reale dinamica e le rivendicazioni sottese al plateale gesto di protesta messo in atto dal recluso. Dai pochi elementi disponibili riteniamo di poter escludere che trattasi di un tentativo di fuga, essendo praticamente impossibile da quella posizione raggiungere il muro di cinta. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e i mezzi di soccorso sanitario, oltre a numerosi poliziotti penitenziari. Questo evento serva da ulteriore monito all’Amministrazione Penitenziaria per convincersi della necessità di intervenire con provvedimenti urgenti per la gestione di un istituto complesso, non solo per le notevoli dimensioni ma anche in quanto estremamente peculiare in relazione all’utenza ospitata. Servono uomini, mezzi e formazione professionale per ripristinare condizioni lavorative ottimali e rivedere un modello organizzativo ormai datato".
Attesa la decisione sull'istanza di scarcerazione di Raffaele Cutolo
E’ attesa tra le prossime ore o i prossimi giorni la decisione del magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia sull'istanza di sospensione di esecuzione della pena con applicazione provvisoria della detenzione domiciliare, per motivi di salute, avanzata dalla difesa di Raffaele Cutolo, il fondatore della Nuova Camorra Organizzata, detenuto al 41 bis nel carcere di Parma.
La richiesta, nell’ambito dell’emergenza Covid-19, è stata presentata martedì. «Abbiamo la massima fiducia in quello che farà il magistrato di Sorveglianza. Qualunque provvedimento emetterà lo rispetteremo», dice all’ANSA l’avvocato Gaeatano Aufiero, difensore del boss. «Mi sarei aspettato, nei giorni scorsi, che lo stesso rispetto fosse riservato ad altri magistrati di sorveglianza e ad altri provvedimenti. I provvedimenti si rispettano anche quando non si condividono, anzi, più non si condividono più andrebbero rispettati. Ho letto e sentito cose raccapriccianti e che diffondono un clima di vero e proprio terrorismo psicologico. Non oso pensare il magistrato che dovrà decidere su Cutolo quale serenità potrà avere dopo quello che si è detto e scritto dei suoi colleghi», prosegue il legale.
Salvini: Una vergogna che i boss di mafia escano dalle carceri
«E' una vergogna che i boss di camorra e di mafia stanno uscendo dalle carceri, adesso si è aggiunto anche Raffaele Cutolo che chiede la scarcerazione, anche se non capisco cosa ci sia di più sicuro dell’isolamento». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Radio Crc. «Come è possibile - ha aggiunto - che tanti boss che si sono macchiati di delitti orrendi in queste ore possano fare ritorno a casa? In nome del virus non si possono cancellare certe schifezze. Spero che il governo faccia marcia indietro sul far uscire dal carcere camorristi, mafiosi e ndranghetisti spesso condannati all’ergastolo».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata