×
×
☰ MENU

Animalisti sul tetto dell'università: 'Stop agli studi sui macachi'. Research4Life: 'Protesta folle'

Animalisti sul tetto dell'università: 'Stop agli studi sui macachi'. Research4Life: 'Protesta folle'

26 Novembre 2019, 04:49

Un gruppo di attivisti animalisti ha occupato questa mattina il tetto del padiglione dell’Università di Parma, dove sarebbero in corso sperimentazioni mediche con l'uso di alcuni animali, e hanno affisso uno striscione con la scritta 'Fuori i macachi dall’Università #stopvivisezione». In contemporanea in altre venti città italiane sono stati appesi analoghi striscioni per la liberazione di macachi ai cancelli di decine di Facoltà scientifiche e di Psicologia. 
L’azione è stata rivendicata con un comunicato dal 'Coordinamento Macachi Liberì che, scrive, «intende mantenere alta l’attenzione sulla sorte dei sei macachi detenuti negli stabulari dell’Università di Parma che, in collaborazione con l'Università di Torino, li sta sottoponendo all’esperimento 'Lightup - Turning the cortically blind brain to seè». 
Gli attivisti chiedono al ministro della Salute Roberto Speranza di fermare il progetto, che coinvolge, oltre all’Università di Torino e di Parma, anche quella di Oxford. Oltre a Parma l’iniziativa ha riguardato Alessandria, Ancona, Bergamo, Bologna, Catania, Firenze, Foligno, Grosseto, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Perugia Roma, Rimini, Torino, Trieste, Udine, Venezia e Verona. (foto d'archivio)

Research4Life: "Una follia"

 «Questa protesta è una follia, un affronto nei confronti di seri ricercatori italiani». Così Giuliano Grignaschi, direttore di Research4Life (progetto sostenuto da enti di ricerca, ospedali, organizzazioni non profit, università e industrie) a proposito della protesta da parte di gruppi animalisti contro la ricerca 'Lightup' in corso a Parma su due macachi. «E' anche per questo che abbiamo lanciato il Manifesto 'Salviamo la ricerca biomedicà, già firmato da 22mila persone. Le condizioni di lavoro dei ricercatori italiani sono pesanti, conclude Grignaschi, e tra queste anche le 'fake news' e le minacce a cui sono sottoposti, come succede ai colleghi di Parma».

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI