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Non autosufficienti, le vaccinazioni sono in corso da ormai un mese, ma c'è chi lamenta ritardi nella somministrazione a livello domiciliare.
L'Ausl in più occasioni ha spiegato che le vaccinazioni a domicilio sono partite dalla metà di dicembre.
I soggetti che ne hanno diritto sono «i cittadini in regime di assistenza domiciliare programmata o integrata e in generale i soggetti con difficoltà motorie che impediscano la deambulazione». Queste persone vengono contattate dai professionisti dell'Azienda Usl o dal medico di medicina generale.
La Regione Emilia Romagna a fine novembre aveva quindi sollecitato le Aziende sanitarie «ad accelerare la somministrazione della terza dose, senza dimenticare chi è in assistenza domiciliare o è impossibilitato a muoversi da casa». «Peccato che ad oggi molte altre persone che devono ricevere la terza dose a domicilio e non hanno altra possibilità di prenotazione - si legge in una missiva inviata alla «Gazzetta» - non abbiano ricevuto il vaccino e neppure una comunicazione dall'Ausl».
Da parte della lettrice nessun intento polemico. «La mia segnalazione - conclude quindi l'autrice della lettera - è finalizzata a sollecitare chi di dovere perché si prenda finalmente carico del problema, senza se e senza ma».
r.c.
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