FORMAZIONE
Hanno dai 20 ai 30 anni, storie diverse e ambizioni (lavorative) comuni e ieri mattina, al Food Farm, hanno iniziato un nuovo percorso, pensato da Randstad ed Esselunga, che li preparerà al mondo del lavoro. Perché per i sette partecipanti, la formazione come «allievi conduttori di linee di produzione» approfondirà sia l’aspetto didattico, sia quello più pratico, all’interno di un contesto, quello di Food Farm, protetto e ideale.
Il progetto, che terminerà il 18 febbraio, prevede 80 ore di corso (40 dedicate alla teoria e altrettante destinate alla pratica in laboratorio), al termine del quale per i partecipanti si avvierà un contratto di lavoro nella realtà produttiva di Esselunga, a Parma.
«Randstad si è occupata della parte di selezione, partendo già a dicembre con il reclutamento, in co-branding con Esselunga, contattando un bacino molto ampio di candidati, da cui poi, dopo vari step di selezione, abbiamo composto l’aula – ha spiegato Isabella Robotti, unit manager Randstad della filiale di Parma e di Pilastro di Langhirano -. Si tratta di ragazzi giovani che hanno dimostrato una forte motivazione al percorso e un grande interesse verso il progetto che Esselunga ha nei loro confronti. Food Farm è il valore aggiunto di questo progetto perché, essendo un’impresa simulata, i ragazzi, oltre a formarsi, sperimentano il lavoro in azienda».
E se alla base della formazione, per cui Randstad ed Esselunga stanno compiendo un investimento importante, c’è prima di tutto la motivazione dei sette partecipanti, per i due brand l’idea potrebbe rappresentare un «progetto pilota» da replicare in futuro.
Perché Food Farm è, da sempre, un anello di congiunzione tra la scuola e il mondo delle aziende e per Salvatore Di Bella, direttore delle produzioni del Food Farm, questa collaborazione rappresenta la chiusura virtuosa di un cerchio.
«Siamo partiti da un numero volutamente non elevato perché per noi non era importante trovare degli operai da inserire in fabbrica, ma persone che avessero voglia di apprendere un mestiere, iniziando un percorso di carriera all’interno di uno stabilimento – ha chiarito Daniele Del Gobbo, responsabile selezione employer branding Esselunga -. Per noi è determinante trasmettere come il lavoro non sia quello di un operaio che non fornisce nessun valore aggiunto, ma al contrario quello di una persona che possa dare un contributo. L’impiego di un conduttore di impianto è fondamentale perché la persona lavora della materia prima e con dei macchinari che se non funzionano correttamente possono rovinare intere linee di produzione. Si mette passione e attenzione quando si ha la motivazione per farlo bene».
«Molti studenti, oggi, escono dalla scuola senza aver mai visto un luogo produttivo – ha concluso Silvia Morelli, area manager di Randstad -. Questa bellissima struttura è ottimale per fare sperimentazione e per imparare a toccare con mano il lavoro».
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