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L'accordo

Il ponte Nord torna alla città: si chiamerà «delle Acque» e sarà sede dell'Autorità di Bacino

Previsti anche uffici e spazi espositivi a disposizione dei cittadini

Il ponte Nord torna alla città

di Anna Pinazzi

24 Aprile 2022, 14:21

Si chiamerà «ponte delle Acque» e non più «ponte Nord». Non sarà più una struttura abbandonata, ma diventerà la sede dell’Autorità di Bacino con uffici e spazi espositivi a disposizione della collettività. Un cambiamento importante, che è stato definitivamente sancito ieri mattina con l’accordo di collaborazione firmato dal Comune di Parma, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Parma e l’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po.
L’infrastruttura in questione, un tunnel in acciaio e vetro su tre livelli lungo 160 metri situato tra via Reggio e via Europa, era stata progettata come ponte abitabile per spazi espositivi e commerciali. In realtà, l’ormai ex ponte Nord dal 2012 è rimasto un involucro vuoto e praticamente inutilizzato.


Questo intervento, che presumibilmente, a seconda dei tempi tecnici, incomincerà l’anno prossimo, è dunque «la risoluzione da parte del Comune di un problema annoso - afferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici Michele Alinovi -. Un problema che si trasformerà in un’opportunità per la città: c’è in progetto anche la realizzazione al piano terra di allestire un museo multimediale fruibile a tutti e ci sarà anche una grande piazza coperta che diventerà anch’essa spazio per i cittadini». Gli spazi, che «verranno concessi a titolo gratuito dal Comune per la durata di 30 anni» informa l’assessore Alinovi, tornano ad essere della città: «La fruizione pubblica dell’infrastruttura è un obiettivo che l’amministrazione ha perseguito per anni - dichiara il sindaco Federico Pizzarotti - al fine di colmare un vuoto che non permetteva l’utilizzo a pieno dell’opera».
Con questo accordo «viene restituita alla città un’area che per anni non ha potuto avere una propria funzione - aggiunge il sindaco -. Diventando la sede dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, il ponte tornerà ad essere un luogo vivo, utile per la comunità».
«Con la firma di questo accordo si sta ricucendo qualcosa che si era strappato - commenta il presidente della Provincia Andrea Massari -. E quando si ricuce qualcosa c’è bisogno di energie: economiche e di tempo soprattutto».
Lavori saranno necessari per lo spostamento degli uffici da via Garibaldi 75 (sede attuale dell’Autorità di Bacino) e la loro riorganizzazione e modernizzazione. Tutte le spese (che si pensa saranno di circa 3 milioni di euro) saranno a carico dell’Autorità di Bacino.


«Sarà un lavoro importante - spiega Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po - che ci permetterà di mantenere la nostra sede nazionale a Parma con spazi adeguati e di restituire alla città uno spazio da anni non utilizzato».
Inoltre, «il Ponte delle Acque sarà un’occasione importante di apertura ai cittadini - prosegue Berselli -, vorremmo allestire un museo al piano terra aperto a tutti, dedicato al bacino idrografico del Po».
Il progetto per il «nuovo» ponte «può davvero essere definito di riqualificazione e rigenerazione - conclude l’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo -. Con questa firma stiamo segnando la rinascita di un luogo».

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