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Sport e solidarietà

La Paz, il sogno si avvera: la squadra antirazzista ha una nuova casa

Per dodici anni ha giocato sempre «in trasferta». L'impianto è in via Leporati

La Paz, il sogno si avvera: la squadra antirazzista ha una nuova casa

di Antonio Bertoncini

25 Settembre 2022, 16:43

Da oggi La Paz, squadra di calcio antirazzista, ha una nuova casa, un impianto sportivo tutto per sé in concessione dal Comune in via Leporati. Non è stata una conquista facile per i ragazzi che da 12 anni giocano nei campionati Uisp praticamente sempre in trasferta.

Questa volta hanno partecipato al bando comunale in un'inedita associazione di imprese sociali con Uisp e cooperativa Cigno Verde, e hanno presentato un progetto di gestione che è risultato vincente, anche perché si è ben compreso che dietro quella proposta c’era un’idea del mondo, ben più importante dei risultati conquistati sul campo da una squadra di calcio. L’impianto, che versava da tempo in stato di abbandono, è stato risistemato, con i due campi, quello da partita e quello da allenamento, rimessi a nuovo, così come la cancellata, realizzata da Cigno Verde, che reca inciso il nome di Mauro Valeri, sociologo, psicoterapeuta e scrittore, esperto sulle tematiche della discriminazione nello sport, che si è battuto a fianco di La Paz per uno sport inclusivo, ugualitario e popolare, incarnando appieno i valori che stanno alla base della fondazione della società sportiva.

Così, come momento culminante di due giorni di festa, vissuta insieme agli abitanti del quartiere che hanno accolto con entusiasmo i nuovi «inquilini», fra eventi di ogni genere, partite amichevoli e concerti, ieri si è svolta la cerimonia di inaugurazione. Il taglio del nastro è stato affidato ad Aster Carpanelli, moglie di Mauro Valeri, venuta appositamente da Roma accompagnata dal figlio Davide, alla presenza dell’assessore allo sport Marco Bosi, che si è detto «orgoglioso di aver poter consegnare l’impianto ad una società che ha qualcosa in più di una normale squadra di calcio, e che si fa paladina di valori che nobilitano lo sport e servono ai ragazzi che vivono situazioni non facili»: «C’è poi un valore aggiunto - ha sottolineato Bosi - nel fatto che il progetto di gestione sia firmato anche da Uisp e Coop Cigno Verde. E’ l’espressione dello sport come valore sociale, che conferisce al lavoro di La Paz fuori dal terreno di gioco un significato simbolico straordinario».

Anche per Donato Amadei, presidente Uisp «questo sarà un campo sportivo ad alto valore etico», e Fabio Faccini (Coop Cigno Verde) ha parlato di «esperienza concreta per contrastare il disagio sociale, da parte di una società che ha fatto dell’inclusione il suo motivo fondante».

I più felici di tutti erano i calciatori - quelli della squadra amatoriale Uisp, quelli del campionato giovanile Csi e le ragazze del calcetto - che non hanno voluto mancare all’inaugurazione della nuova casa di La Paz: «E’ un sogno che si avvera dopo 12 anni - ha affermato il giovane presidente della società Andrea Scannavino - ma per noi è un punto di partenza per nuovi progetti firmati La Paz in questo spazio accogliente e inclusivo».

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