Scuola Coinvolti 1.800 studenti di sei istituti comprensivi di Parma e provincia
C’è chi ha imparato a scrivere meglio, chi ha arricchito il proprio vocabolario, il proprio pensiero, la propria immaginazione, ma c’è anche chi è diventato più maturo, acquisendo consapevolezza del proprio carattere e dei propri mezzi.
Ecco solo alcuni dei benefici che il progetto «Lettrici e Lettori forti» ha portato agli studenti di sei istituti comprensivi di Parma e provincia. Un’iniziativa avviata nel settembre 2021 e sostenuta da Fondazione Cariparma nell’ambito del bando «Leggere crea indipendenza» che ha voluto promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado la lettura ad alta voce narrativa da parte degli insegnanti.
Una vera e propria pratica didattica quotidiana, ripetuta in maniera sistematica e soprattutto monitorata da un gruppo di ricerca guidato dal professor Federico Batini dell’Università di Perugia.
Nei giorni scorsi all’auditorium del Palazzo del Governatore, sono stati presentati i risultati dell’indagine realizzata in collaborazione con l’associazione Nausika e il suo movimento di volontari «LaAv». «L’idea di portare la lettura nelle classi nasce dall’ascolto di questa sensibilità dei docenti, dalla forza di un corpo che ha ancora qualcosa da affermare in un mondo digitale che sembra divorare tutto il resto» fa sapere Agnese Tirabassi, dirigente scolastico dell’istituto Ferrari di Parma, capofila del progetto che ha coinvolto circa 130 docenti e più di 1.800 studenti distribuiti tra la sua scuola, l’Albertelli Newton, l’Arturo Toscanini, l'istituto salesiano San Benedetto, il Belloni di Colorno e il Malaguzzi di Felino.
«Sono particolarmente soddisfatta dei risultati, che sono il frutto del duro lavoro degli insegnanti. Abbiamo voluto cambiare le prassi didattiche, introducendo un approccio diverso alla lettura – continua la preside –. Questo, oltre a rafforzare la rete della nostra comunità, ci ha portato a riflettere sulla necessità di avanzare una proposta più calma e distesa, che riesca ad incidere nelle capacità cognitive di tutti gli studenti».
E se passione ed entusiasmo per la vita, competenze relazionali sono aspetti difficili da misurare, esiste un ampio spettro di risultati che spiccano con orgoglio in tutti i grafici dell’analisi. Si va dalla capacità di comprensione di un testo, allo sviluppo del pensiero critico, fino all’incremento dell’attenzione, della produzione orale, dell’interesse e della memoria. Li ha illustrati uno ad uno il professor Batini che ha alternato il suo intervento con le letture di Martina Evangelista, formatrice del progetto «Lettrici e Lettori forti». «C’è stata una partecipazione assolutamente positiva – commenta Maria Laura Bianchi, vicepresidente di Fondazione Cariparma –. E’ stato un lavoro di comunità che, specie in questi ultimi due anni di pandemia, ha contribuito a riallacciare le relazioni tra le persone e a promuovere lo sviluppo della città e del territorio».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata