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In Emilia-Romagna, da luglio, sono stati individuati due allevamenti positivi al sierotipo 4 del virus della lingua blu, tutti in bovini, nella provincia di Ferrara, e cinque allevamenti positivi al sierotipo 8, tutti in pecore, di cui uno in provincia di Rimini e quattro in quella di Forlì-Cesena, mentre dieci allevamenti sono attualmente sospetti.
Da gennaio a marzo 2025 erano stati individuati sette allevamenti positivi al sierotipo 4 (uno in provincia di Piacenza, uno a Parma, uno a Bologna, uno a Ravenna e tre nel riminese) e uno positivo al sierotipo 8 nel piacentino, tutti in bovini. I numeri sono stati resi noti in Commissione sanità dell’Assemblea legislativa dalla dottoressa Luisa Loli Piccolomini del Settore prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione, che ha subito ribadito che «l'infezione non si trasmette all’uomo» e dunque non c'è alcun tipo di rischio, nemmeno potenziale.
«Le avvisaglie c'erano già state nel 2024 - spiega Loli Piccolomini - quando sono stati individuati 158 allevamenti positivi, con un picco nel mese di ottobre. Di questi, solo 27 allevamenti hanno presentato casi clinici e comunque con mortalità limitata, dell’ordine di 1-2 soggetti», a parte un allevamento che ha avuto oltre venti animali morti. (ANSA).
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