Il derby d’Italia n.23 di Pro14, il primo come Rainbow Cup, va alla Benetton che al Lanfranchi s’impone 25-20. Grave per le Zebre non aver fatto nemmeno il solletico ai veneti quando hanno avuto l’opportunità di giocare in 15 contro 13 per nove minuti a cavallo dei due tempi; anzi, a segnare punti, 3, sono stati i veneti. Primi venti minuti con maggior possesso Zebre ma con tanta fatica a risalire il campo mentre Treviso si affida maggiormente al piede; la maggior parte del tempo trascorre tra le due linee dei dieci metri.
Al 22’ le Zebre hanno un touche sui ventidue ma commettono un avanti e si deve riprendere con una mischia nella quale confermano la loro superiorità guadagnando una punizione per crollo della prima linea trevigiana: Pescetto ne approfitta per muovere il tabellino dalla piazzola.
Poco dopo il mediano d’apertura zebrato è costretto a uscire in barella dopo uno scontro con Halafihi. Treviso si conferma di un cinismo spietato e al 29’, alla prima azione valida, trova superiorità al largo e va in meta con l’ex Padovani, convalidata dal tmo che non rileva l’assist in avanti. Grazie alla schiacciante superiorità in mischia chiusa le Zebre guadagnano un’altra punizione al 36’ con annesso giallo al biancoverde Gallo.
La giocata da touche porta Sisi in meta sulla spinta della maul, questa volta il tmo rileva un doppio movimento, ma pure una irregolarità di Els: giallo anche a lui e meta tecnica. Nei tre minuti prima dell’intervallo con doppia superiorità le Zebre fanno confusione anziché approfittare e anzi è Treviso a giocare nei ventidue e a guadagnare una punizione che Garbisi mette tra i pali per il 10-10. I piedi di Garbisi e Canna mantengono il punteggio in parità fino al 55’ poi Treviso domina in possesso e territorio, non sfrutta tre occasioni, ma alla quarta trova la meta con Ruzza di forza al 69’. Le Zebre hanno il merito, molto parziale, di reagire e giocando un vantaggio nei ventidue Canna si allunga sul placcaggio e mette la palla sulla linea di meta: con la trasformazione è 20-20 al 76’. Il merito dura due minuti poiché al primo possesso dalla ripresa del gioco Treviso manda in meta Halafihi poi congela il pallone nell’ultimo minuto.
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