×
×
☰ MENU

rugby

Parte il Sei Nazioni, l'Italia ci riprova, ma l'esordio da paura è con la Francia

Parte il Sei Nazioni, l'Italia ci riprova, ma l'esordio da paura è con la Francia

27 Gennaio 2022, 16:08

Il Sei Nazioni 2022 è in rampa di lancio e l’Italia lo affronterà con una squadra giovane, che cercherà di acquisire esperienza fra i colossi del rugby, nell’attesa dei Mondiali 2023. Secondo il ct degli azzurri, Kieran Crowley, sarà il torneo «più equilibrato e incerto di tutti i tempi», come confermano i risultati ottenuti dalle rappresentative del Vecchio Continente che, qualche mese fa, hanno battuto corazzate come Sudafrica, Nuova Zelanda o Australia.
«La Francia, con l’Inghilterra e l’Irlanda sono le squadre più forti del mondo: una di loro può vincere i Mondiali», aggiunge Crowley. Gli azzurri esordiranno domenica 6 febbraio, a Parigi, contro la Francia, ma è assai complicato prevedere una fine alla sequela di sconfitte che dura da 32 partite (l'ultimo successo a febbraio 2015). «Abbiamo svolto un buon lavoro - spiega il ct -. Il ritorno di Sergio Parisse? Siamo in contatto e, dopo l’infortunio, due settimane fa abbiamo deciso di farlo giocare con la propria squadra: lo prenderò in considerazione».
Nel corso della pre-conferenza stampa, durante la quale è stata illustrata la programmazione di Sky Sport per il Sei Nazioni, è intervenuto il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Le radici del rugby è il torneo Sei Nazioni. Io sono ottimista, ho parlato tante volte con il presidente Innocenti, ho visto dei segnali recenti dalle squadre italiane. C'è grande fiducia nel tecnico Cowley e sono felice che il capitano sia Michele Lama, ci sono le condizioni per far bene», ha detto.
Per Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute, il torneo «è un traino fondamentale per l’attività sportiva di base, capace di generare passione, calore, nuovi tesserati per Sport e Salute che è la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita». «Siamo qua per cambiare lo status quo del nostro ambito, che in questo momento ci indica come i perdenti; questo è vero fino adesso è successo, ma i ragazzi stanno lavorando per fare il massimo - sottolinea -. Michele Lamaro è il nostro capitano, è un grande capitano, gli altri che lo accompagnano sono sulla stessa linea, sono ragazzi giovani, non devono andare a fare un esame, perchè ci porteranno ai Mondiali 2023», le parole del presidente della Federugby, Marzio Innocenti.
«Per noi di Sky, sport significa 25 discipline ai massimi livelli delle singole competizioni, con oltre 8 mila ore di diretta e 11 canali dedicati. Il rugby già è dentro la 'Casa dello sport', perchè noi già trasmettiamo le massime competizioni a livello continentale per club, sia l’Heineken Cup che l’European Challenge Cup, quindi il Sei Nazioni è proprio la ciliegina sulla torta, così come il torneo Under 20 e quello femminile», ha aggiunto Marzio Perrelli, capo dello sport di Sky. «Sono sport di squadra di grande tradizione e valore ed il fatto che Sky, dopo nove anni, riprenda il Sei Nazioni in casa già rappresenta un successo, a prescindere da quello che succederà dopo dal punto di vista della valorizzazione del prodotto», ha sottolineato. 

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI