sci alpino
Elena Curtoni
Con Sofia Goggia è sempre un batticuore: quando vince alla sua maniera, così come rischia e cade. E’ successo anche nella seconda discesa di Cortina, fortunatamente senza danni, e con in più un’altra azzurra pronta a subentrarle sul podio: è la valtellinese Elena Curtoni, terza con il tempo di 1.05.07. Per lei è il podio n. 11 in una stagione straordinaria. Il tutto mentre a Kitzbühel, nella seconda discesa sulla Streif, il piemontese Mattia Casse ha sfiorato il podio per 4 soli centesimi.
A Cortina, fuori Goggia - «mi dispiace ma è colpa mia. Ho preso troppo dentro con lo spigolo su un dosso e mi sono sbilanciata. Ma non h certo perso fiducia in me stessa» - ha vinto la slovena Ilka Stuhec, due volte campionessa del mondo e decimo successo in cdm, ritornata in gran forma dopo un serio infortunio ad un ginocchio nel 2019. Seconda la norvegese Kajsa Lie. Mentre più indietro - su un tracciato parecchio accorciato per il vento in quota - sono finite le altre azzurre, è comprensibile la soddisfazione di Elena Curtoni: «mi sento solida sugli sci ed ho trovato la costanza che cercavo. Insomma, mi sto divertendo».
Invece sulla Streif, sotto una nevicata iniziata nella notte, c'è stato il 20º successo per il norvegese Aleksander Kilde che ha imposto la sua legge di vero dominatore della stagione jet gareggiando in stile Goggia con una mano fasciata per una frattura alle ossa carpali. Secondo il veterano francese Johan Clarey che, con i suoi 42 anni, ha agguantato l’undicesimo podio senza però mai riuscire a vincere una gara, ma conquistando comunque l’argento olimpico a Pechino. Terzo lo statunitense Travis Ganong. Ancora una volta il migliore azzurro è stato il piemontese Mattia Casse, quarto e fuori dal podio per soli quattro centesimi. Davvero niente male, dopo il terzo posto di una settimana fa a Wengen, per il sempre più solido italiano: «devo continuare ad andare avanti così», ha commentato sobrio Mattia.
Per l’Italia - mentre non ha gareggiato Matteo Marsaglia - c'è stata poi ancora un bella prova dell’altoatesino Florian Schieder che, partito con il pettorale 18 dopo che venerdì con il 43 era incredibilmente arrivato secondo, ha registrato un buon 12/o tempo in 1.58.48. Sfortunato ma ancora in gran forma e sempre all’attacco invece Dominik Paris, da podio sino a tre quarti di gara ma poi vittima di un errore , 14º: «in generale va meglio ma ancora non ho la necessaria fluidità di azione». Christof Innerhofer, 17º, più indietro di tutti.
Domani a Kitzbühel si chiude con lo slalom speciale con l'Italia caccia del primo podio stagionale, magari con Alex Vinatzer o Tommaso Sala. A Cortina invece le ragazze affronteranno il superG e, ovviamente, le speranze azzurre hanno solide fondamenta con Elena Curtoni che indossa il pettorale rosso della leader, Federica Brignone reduce da un successo che l'ha ulteriormente caricata e Sofia Goggia che dopo la caduta ha subito bellicosamente confermato che sarà in pista.
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