Pugilato
Se ne è andata una leggenda dello sport italiano, non solo del pugilato. E' morto a 87 anni Nino Benvenuti, campione del mondo dei pesi medi e medaglia d'oro a Roma '60 nei welter. Fu anche campione mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, campione europeo dei pesi medi tra il 1965 e il 1967, oltre che - appunto - campione mondiale dei medi tra il 1967 e il 1970: una lunga fila di successi, ai quali si aggiunge la storica trilogia con Emile Griffith. Aveva conquistato il mondo, diventando uno dei campioni della boxe più acclamati di tutti i tempi, partendo da Isola d’Istria Nino Benvenuti scomparso a 87 anni fra il commosso cordoglio nazionale. Assieme ai molti titoli olimpici, europei e mondiali conquistati, unico pugile italiano ad aver detenuto il titolo mondiale di due categorie, medi e superwelter, Benvenuti ha fatto la storia del pugilato e dello sport italiano. La sua carriera e la sua dimensione umana sono raccontate e vivranno perennemente nella memoria degli sportivi nelle immagini di match leggendari. A cominciare da quello che gli valse la medaglia d’oro per i pesi welters alle olimpiadi di Roma nel 1960, agli incontri mondiali per i pesi medi con Emile Griffith, Carlos Monzon.
Un autentico mito che nel 1968 vinse il prestigioso premio di Fighter of the year, unico italiano ad aver conseguito tale riconoscimento e nel 1992 venne inserito nella International Boxing Hall of Fame ed è stato ammesso anche nella National Italian-American Sport Hall of Fame, così come leggende quali Rocky Marciano e Joe Di Maggio, per le sue imprese sportive ottenute negli Stati Uniti. Ritiratosi dalla boxe Nino Benvenuti ha recitato in tre film, il primo dei quali, uno spaghetti-western di Duccio Tessari dal titolo "Vivi o preferibilmente morti" accanto a Giuliano Gemma. Successivamente è diventato giornalista pubblicista ed ha iniziato a svolgere l’attività di apprezzato commentatore sportivo per la Rai e vari altri network. Un fuoriclasse dentro e fuori del ring che ha raggiunto l’olimpo dei campioni ed ora diventata un’icona senza tempo.
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