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Al Regio

Il «Va, pensiero» con il violino di cristallo

X Il «Va, pensiero» con il violino di cristallo

01 Dicembre 2021, 03:01

È stato un vero e proprio gioiello ad incantare e a stregare il pubblico del Teatro Regio, lunedì sera in un evento di beneficenza promosso dal Lions Club. Il violino di cristallo ha proiettato i propri riflessi nella sala del teatro in occasione di un concerto estremamente suggestivo che ha cercato di valorizzare ulteriormente uno strumento dalla storia molto coinvolgente. Il violino è nato da un'idea del maestro vetraio Giorgio Gigliotti, realizzato poi in quasi due anni di lavoro insieme a Giancarlo Benassi e Ivan Braglia dell'azienda Vetrodecor. Nella sua essenza racchiude tutti gli elementi naturali: terra (intesa come sabbia), aria, fuoco e acqua per creare il vetro, ai quali, considerandolo come un valore aggiunto, si deve sommare l'elemento dell'elettricità, per amplificarne il suono.

La serata, presentata dalla giornalista della Gazzetta di Parma Chiara Cacciani, si è aperta sulle energiche note dell'ouverture «Coriolano», op. 62 di Ludwig van Beethoven, nell'interpretazione dell'Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Andrea Oddone. È arrivato, quindi, il momento di presentare agli spettatori il violino di cristallo che, nelle mani di Cesare Carretta, ha fatto ascoltare il Largo da «L'inverno» da «Le quattro stagioni», op. 8 n. 4 di Antonio Vivaldi.
L'arcata musicale più ampia, invece, è stata costituita dalla Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92 ancora di Beethoven, che gli interpreti hanno affrontato con la giusta spavalda determinazione mettendone in luce i diversi caratteri sparsi per i quattro movimenti, passando dalla malinconia del monumentale Allegretto alla vaga ossessione dell'ultimo Allegro con brio. Il programma ufficiale si è chiuso con un'estremamente intima esecuzione della «Méditation» tratta dall'opera «Thaïs» di Jules Massenet.
Attraverso la scelta di brani di spiccata cantabilità Carretta ha saputo valorizzare pienamente la voce e le potenzialità di uno strumento così prezioso e particolare. Gli applausi sono arrivati calorosi per tutti gli interpreti e anche per Paola Maccioni (alla quale si deve in gran parte la realizzazione di questo evento) che alla fine è salita sul palco visibilmente emozionata e commossa.
Prima di congedare l'affettuoso pubblico i musicisti hanno voluto regalare un ulteriore ascolto del violino di cristallo rendendo anche omaggio al «padrone di casa»: Carretta, accompagnato dall'O.F.I. ha dato voce con lo strumento al coro «Va, pensiero», dall'opera «Nabucco» di Giuseppe Verdi.
Giulio Alessandro Bocchi

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