lettere al direttore
Caro direttore,
voglia ricevere le mie congratulazioni per il suo opportuno articolo "Parma non ci sta", che mi permette qualche considerazione. In primis la responsabilità é collettiva quindi da assumere per ogni settore specifico, iniziando dalla famiglia e poi quello educativo, per potenziare i valori civici indispensabili per la convivenza umana.
Non dimentichiamo la perdita dei tradizionali strumenti di aggregazione, cito: i partiti politici con ideali, le parrocchie, le associazioni civiche, nelle sue diversità: culturali, sportive, ecc. Il tutto si é ridotto al telefonino. Però anche il settore Giustizia deve aggiornare i suoi procedimenti ed azioni in funzione della realtà odierna.
Mi spiego: i suoi interventi devono essere più rapidi ed efficaci e le pene appropriate. Dobbiamo rivedere il tutto in funzione della realtà attuale che include, oltre la pandemia, il flagello della droga.
Non possiamo dimenticare il ruolo fondamentale dei media, in particolare la televisione, nella quale esistono programmi di dubbia convenienza, in pro di un rating che può diventare un boomerang.
L’effetto imitazione non é trascurabile, specie nei soggetti più vulnerabili come lo sono gli adolescenti.
Prof. Renzo Buia
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