Iniziativa della Gazzetta
C'è la pensionata che prende 720 euro al mese, ma c'è anche il cittadino benestante che non ha bisogno di rateizzare ma si chiede il perché di questi rincari.
Tante le domande dei parmigiani sulle bollette di luce e gas che nella maggior parte dei casi sono raddoppiate e in tanti altri sono quasi triplicate: basta dire che per un solo mese c'è chi paga la stessa cifra che ha versato per tutto l'anno precedente.
Tante le domande. Gazzetta di Parma ha aperto un canale diretto con i lettori per permettere a tutti di raccontare, in forma anonima o con nome e cognome, la propria situazione, sia con una breve testimonianza scritta o, perché no, con lo scatto fotografico che raffronta le bollette del 2021 con le prime arrivate nel 2022 per i consumi di gas o energia elettrica. Le domande saranno raccolte dalla redazione e pubblicate sul giornale cartaceo e sul sito gazzettadiparma.it. E per ogni domanda, ci sarà la risposta, firmata dagli esperti di Confconsumatori.
Per la Gazzetta di Parma, infatti, Confconsumatori ha deciso di aprire un canale privilegiato per rispondere direttamente ai quesiti dei lettori.
Per inviare segnalazioni, foto e raccontare la vostra storia è già a disposizione un nuovo indirizzo di posta elettronica: bollette@gazzettadiparma.it.
Un aiuto importante per fare chiarezza sui rincari alle stelle. Un aiuto fondamentale anche per avere consigli su come affrontare i pagamenti e capire una volta per tutte le voci riportate sulla bolletta. Là dove non è chiaro per molti quanto effettivamente costi la materia prima. Così come molti cittadini non hanno ancora capito la differenza dei contratti, quelli a mercato cosiddetto Tutelato e quelli a mercato Libero. Consigli che saranno molto utili anche a chi avendone diritto può accedere ai bonus, per avere lo sconto in bolletta.
Un'iniziativa sociale quella della Gazzetta di Parma per non lasciare soli i cittadini con i tanti quesiti dei rincari su gas ed energia elettrica. Sono diversi infatti i lettori che lamentano la mancanza di un contatto diretto con i gestori e il fatto di dover compilare un modulo scritto a mano per poter fare i reclami non sempre funziona, soprattutto per avere risposte esaurienti e tempestive. Con l'iniziativa della Gazzetta di Parma, invece, le risposte alle domande dei cittadini saranno immediate e potranno essere consultate anche da altri lettori.
r.c.
Salve, vivo sola, e sono pensionata d'inabilità con 720 euro al mese e non ce la faccio a sostenere il rincaro delle bollette... Sono molto preoccupata ma non so che farci, ho letto sulla Gazzetta che vi state preoccupando per tutti noi. Questa è la mia testimonianza. Grazie per l'attenzione. Una lettrice, Sala Baganza
Gentilissima, aiutare i consumatori è sempre la nostra principale preoccupazione. Sappiamo che la sua testimonianza riflette la situazione di molte altre persone, e la ringraziamo per darci la possibilità di offrire qualche consiglio che possa essere utile a molti. Vogliamo innanzitutto ricordare dell’esistenza dei bonus sociali. Si tratta di sconti automatici sulle bollette di luce, gas e acqua. Ne ha diritto il cittadino o nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro (presto potrebbe salire a 12.000), oppure appartenere a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, o, ancora, a un nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza. Sarà sufficiente recarsi ad un Caf per richiedere l’ISEE e, nel caso in cui questo sia non superiore a 8.265 euro, automaticamente verrà riconosciuto il bonus. L’importo del bonus comparirà direttamente in bolletta, scaglionato nell’arco dell’anno. Ogni anno sarà necessario fare la richiesta dell’ISEE per vedersi rinnovato il bonus. Un importantissimo aggiornamento è il recentissimo «Decreto Ucraina bis», approvato dal Consiglio dei ministri venerdì 18 marzo che ha ampliato la platea dei beneficiari del bonus innalzando la soglia ISEE di accesso ai bonus luce e gas fino a 12mila euro per il periodo primo aprile-31 dicembre 2022 (decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 - art. 6). Unitamente si ricorda che attraverso la legge di bilancio 2022 il governo ha predisposto una serie di interventi a favore delle famiglie tra cui l’obbligo (per l’Azienda) di rateizzazione delle fatture in morosità emesse dal 1° gennaio al 30 aprile 2022 per tutti i venditori (sia dei servizi di tutela sia del mercato libero) che prevede: una periodicità di rateizzazione pari a quella di fatturazione ordinariamente applicata al cliente finale, con un numero di rate complessivamente pari al numero di fatture emesse di norma in 10 mesi e ciascuna di valore non inferiore a 50 euro; una prima rata di valore pari al 50% dell’importo oggetto del piano di rateizzazione e quelle successive ammontare costante (il dato è da verificare con Confconsumatori o i siti delle singole aziende erogatrici, essendo in corso trattative fra le associazioni di consumatori e le aziende stesse allo scopo di favorire i consumatori in difficoltà). In ultimo, ricordiamo che la scelta del contratto di fornitura luce e gas incide notevolmente sugli importi della fattura. Esistono due tipologie di mercato con caratteristiche differenti (Tutelato e Libero) che devono essere valutate a seconda della propria convenienza. Il mercato tutelato prevede un prezzo che viene modificato ogni trimestre, mentre nel mercato libero possiamo sottoscrivere offerte di diverso costo, nelle quali i parametri sono fissati per un preciso periodo, anche pluriennale.
Buongiorno. Vorrei complimentarmi con l’autore dell’articolo pubblicato nelle scorse settimane sulla Gazzetta sui costi del teleriscaldamento. Sono una «fortunata» utente del teleriscaldamento ed abito in un condominio cittadino tra i primi ad essere passati a questa nuova ed innovativa forma di riscaldamento, che avrebbe dovuto garantire risparmio e benefici per l’ambiente. In questi mesi sono arrivate le bollette relative all’ultimo periodo del 2021 e la prima (mese di gennaio 2022): sono cifre che io non esisto a definire amorali.
È possibile che per un solo mese, gennaio, l’importo sia di 709 euro, stesso consumo anno 2021? Dicembre 2021 655 euro contro 383 euro dicembre 2020, giugno/novembre 2021 408 euro stesso periodo anno 2020 240 euro.
I miei termosifoni sono accesi per poche ore al giorno, spenti durante la notte e regolati a 19°. Sono una persona che si è sempre preoccupata e occupata di chi «sta peggio», dell’ambiente e che, avendo lavorato per oltre 40 anni come lavoratore dipendente, ha sempre pagato le tasse consapevole dei servizi che queste avrebbero garantito alla collettività. Ora l’unica proposta che viene dall’Iren è la rateizzazione delle bollette! Non è quello che chiedo e nemmeno quello di cui ho bisogno! Servono interventi strutturali che incidano davvero sui costi. Per gli standard sono considerata una persona ricca per cui non ho diritto a nessun bonus. Dall’articolo inoltre si evince che oltre la metà del calore prodotto per il teleriscaldamento deriva dall’inceneritore: quindi perché devo pagare come se tutto fosse metano? Ringrazio per aver ospitato il mio sfogo che credo possa essere condiviso da molti altri cittadini. Una lettrice, Parma
Gentilissima signora, comprendiamo pienamente il suo sfogo. Per poter entrare nel merito degli interventi strutturali, si dovrebbe fare innanzitutto una lunga disamina della normativa che oggi regola il servizio di teleriscaldamento. Molti sono i fattori che incidono sul costo del teleriscaldamento. Il calore consumato per il riscaldamento dall'intero edificio è fatturato alla tariffa in vigore di Kw/h, indicizzato alla tariffa del gas metano per uso riscaldamento. Questo costo complessivo è suddiviso, fra tutte le unità servite, in una parte millesimale e in una variabile in base alle ore di funzionamento registrate dal contatore, ponderate con i millesimi dell'ambiente riscaldato. Il rapporto fra le due quote è indicato dall'amministratore condominiale. Al momento, la bolletta del teleriscaldamento non è compresa nelle azioni di tutela che la legge di Bilancio 2022 ha messo in atto per i rincari energetici di inizio 2022, ma ci aspettiamo un riscontro positivo, e rapido, nelle azioni di governo future. A breve, infatti, anche i requisiti di accesso al bonus sociali saranno modificati, alzando la soglia Isee da 8.265 euro a 12.000 euro, pertanto ancora molto può essere fatto e sicuramente ci impegneremo per questo obiettivo.
Aggiungiamo infine che Confconsumatori e tutte le associazioni nazionali stanno chiedendo al Governo e alle Autorità garanti, in specie Arera, l’applicazione di misure che incidano significativamente sulle voci che compongono le tariffe, e prima di tutte la base di calcolo del gas, che consideriamo del tutto sbagliata e a danno ingiustificato dei consumatori, oltre ad altri provvedimenti che riguardano i cosiddetti «extraprofitti» e le speculazioni in atto. Non intendiamo limitarci alla proposta e alla protesta pubblica, in mancanza di comprensione della gravità della situazione metteremo in atto anche gli adeguati strumenti giudiziari.
Allego alla presente 3 esempi di costo bollette luce negli ultimi trimestri. Come si può notare vi sono stati rincari di costo energia ingiustificati: Bolletta nr. 1 A/2 A: periodo dal 04.09.2021 al 03.11.2021 Totale energia attiva 424 Kwh costo energia 77, 50 euro costo medio 0,18. Bolletta nr. 1 B/2 B: periodo dal 03.11.2021 al 05.01.2022 totale energia attiva 619 Kwh costo energia 141,49 euro, costo medio 0,22. Bolletta nr 1/2: periodo dal 05.01.2022 al 05.03.2022 totale energia attiva 484 Kwh costo energia 175,77 euro costo medio 0,36 € /Kwh. Mi si dirà che il metano (da cui dipendiamo in buona parte, per ns. colpe) è raddoppiato. La questione non è così semplicistica. 1) Il metano ha un suo mercato, quindi si fanno contratti con le forniture più convenienti. 2) I contratti si fanno mesi prima con consegne stabilite e con prezzi stabiliti, quindi non credo che possano variare cosi repentinamente. 3) Non può essere concepibile che venga variato il prezzo in cosi poco lasso di tempo. 4) Le scorte di metano (cosiddette strategiche) dovrebbero esserci. In Italia vi sono dei rigassificatori (Porto Viro/Livorno etc) ove le supergassiere vanno a scaricare tramite pontili in mare e con tubazioni sottomarine portano il gas nei depositi di terra. Altra considerazione: noi importiamo una buona percentuali di energia da Paesi vicini (vedi la Francia/Slovenia) grazie alla produzione delle loro centrali nucleari (ben 27 ai nostri confini). Essendo alcuni di questi paesi entro EU, bisognerebbe trovare un accordo in sede europea a supporto di quei Paesi che si sono esposti (in modo poco avveduto, secondo me Germania docet) condannando e di fatto affermando che avrebbero tagliato gli acquisti di gas (a questo ci aveva già pensato la Russia stessa). Considerazione finale: avendo installato impianto fotovoltaico (ben 8 anni fa) credete che mi verrà aumentato il valore del corrispettivo eccedente che cedo all'Enel. Io alle favole non ci ho mai creduto (staremo a vedere). Questi aumenti sono deleteri per l'economia e sono anche ingiustificati. Distinti saluti. Un lettore, Collecchio
Gentilissimo, abbiamo preso visione delle fatture che ci ha allegato. Il suo contratto di fornitura elettrica è nel mercato Tutelato. In questo caso, il costo della materia prima cambia trimestralmente in base al costo dell’energia che l’Italia acquista all’estero. Solo nel mercato Libero il cliente può scegliere il contratto con il prezzo più vantaggioso (che non è il solo criterio di scelta del miglior contratto) tra le molteplici offerte che i gestori propongono. Ogni offerta ha un tempo di validità (12 o 24 mesi in genere). In questo intervallo di tempo il prezzo è bloccato. Allo scadere dell’offerta (tre mesi prima) il prezzo verrà rimodulato. Chi ha un contratto nel mercato Tutelato, invece, vedrà sempre il prezzo variare ogni trimestre: ci stiamo infatti avvicinando a un nuovo cambio di prezzo, che partirà dal 1° aprile. Negli ultimi anni il costo è notevolmente variato. Riportiamo per comodità i costi del primo trimestre degli ultimi anni:

Come si vede, il costo del primo trimestre del 2019 era più alto rispetto al 2020 poiché il governo è intervenuto per l’emergenza Covid abbassando notevolmente i prezzi. Una delle differenze principali tra i contratti nel mercato Tutelato e quelli del mercato Libero è proprio questa. Dovremo quindi valutare attentamente la tipologia di mercato in base alle nostre esigenze.
Passando alla sua considerazione finale, possiamo confermarle che questo suo pensiero è quello di tanti utenti che effettuano lo scambio sul posto. Dobbiamo però fare una semplice considerazione: la «vostra» produzione di energia non ha subito modifiche, pertanto continua a essere prodotta allo stesso costo. Il prezzo dell’energia prodotta resta quello fissato dal «conto energia» sottoscritto.
Salve, condivido con voi la mia bolletta del gas per i mesi di gennaio e febbraio 2022. Sono una pensionata, abito sola a Sivizzano Sporzana (comune di Terenzo) e, oltre al riscaldamento con caldaia a metano, posseggo anche un camino a legna. L'ammontare della bolletta, che allego alla mail, credo non abbia bisogno di commenti. Probabilmente il ministro Cingolani esagera quando parla di truffa a proposito dei prezzi del gas e dell'energia in questo momento; tuttavia, sicuramente in molti siamo vittime di speculazioni da parte dei gestori della rete di distribuzione del gas e dell'elettricità. Cosa ne pensate? Grazie della cortese attenzione
Gentilissima, abbiamo preso in esame la copia della bolletta gas che ci ha allegato. Lei ha sottoscritto un contratto di fornitura nel mercato Tutelato. Questa tipologia contrattuale prevede che il prezzo della materia prima si modifichi automaticamente ogni trimestre in base all’andamento del mercato e del prezzo che l’Italia, attraverso l’Acquirente Unico (società pubblica per l’approvvigionamento dell’energia), paga per acquistare energia all’estero, occorrente alle famiglie e alle aziende. La fattura per il periodo gennaio-febbraio 2022 è basata solo su letture stimate (sia quella di gennaio che quella di febbraio). In questo caso è necessario sapere quale sia il consumo effettivo e che tipologia di fatture sono arrivate nei mesi precedenti. Sembrerebbe, infatti, che non ci sia una lettura reale dal marzo 2021! Sicuramente è necessaria una fattura di conguaglio basata sulla lettura reale. Per quanto riguarda il prezzo, essendo nel mercato tutelato, nel primo trimestre il gas viene fatturato a euro 0,921641 a metro cubo. Qui il Governo è intervenuto abbassando l’iva al 5% e riducendo fortemente le spese per gli oneri di sistema. I costi relativi alle attività del distributore locale restano invariati.
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