Vicini litigano nell'androne di casa: uno colpito con una pistola da «softair»

Il fuoco evidentemente da tempo covava sotto la cenere per problemi di vicinato. Bastava nuovo carburante per far ripartire l’incendio e la scintilla, in tal senso, potrebbe essere stata fornita dal caldo: sta di fatto che nel pomeriggio di ieri due vicini di casa residenti in un condominio di via Carducci hanno dato vita ad un litigio, l’ennesimo stando alle indiscrezioni, con uno dei due contendenti che ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso.

La chiamata al 112 è arrivata poco dopo le 16 e segnalava la presenza di due uomini intenti a litigare nell’androne delle scale: urla e grida sempre più forti fino a quando uno dei due contendenti non ha estratto una pistola che, in un primo momento, è apparsa vera ma che in realtà si è rivelata essere un’arma di quelle utilizzate per il softair, uno sport di squadra basato sulla simulazione di azioni militari nel quale vengono utilizzate riproduzioni di armi da fuoco ma ad aria compressa che sparano piccoli pallini in plastica.

L’uomo ha puntato l’arma contro il suo avversario sparando e ferendolo. Quando sono arrivati in via Carducci subito dopo la chiamata, i carabinieri della stazione salsese hanno trovato il ferito, mentre l’altro uomo si era barricato in casa: con tutte le cautele del caso, e dopo alcuni accertamenti, i carabinieri hanno impiegato alcune decine di minuti per convincere l’uomo ad uscire dall’appartamento facendosi consegnare l’arma e i pallini. I militari di via D’Acquisto hanno ascoltato le versioni fornite dai due protagonisti della vicenda e da alcuni testimoni: ai carabinieri spetterà ora di ricostruire l’accaduto ed accertare le responsabilità.

Sul posto è arrivata anche un’ambulanza infermieristica dell’Assistenza pubblica salsese: dopo le prime cure prestate sul posto, il ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Vaio dove è stato medicato e dimesso con 15 giorni di prognosi. Il proprietario dell’arma è stato denunciato per lesioni personali aggravate mentre l’arma e i pallini sono stati sequestrati.

r.c.