Grossi aerei sui cieli parmensi: è una nuova esercitazione

In questi giorni stanno suscitando curiosità nei cittadini, mista a paura vista la situazione di guerra tra Ucraina e Russia, i numerosi passaggi sui cieli del Parmense di aerei militari e cargo, in particolare tra pedemontana, Fidenza e Salsomaggiore, che si trovano sulla rotta dell’aeroporto militare di San Damiano, nel piacentino.

Diverse sono infatti le segnalazioni e i commenti sui social di cittadini che si sono interrogati sul motivo alla base di questi voli spesso a bassa quota di aerei militari e cargo, tra i quali Hercules C-130, C-27J, Airbus A-400M. In effetti i motivi di questi insoliti avvistamenti sono da ricercare nell’esercitazione multinazionale, che prende il nome di «Heavy alloy 22», tra l’Aeronautica militare italiana e quella belga: all’addestramento, il cui scopo sarebbe quello di verificare l’interoperabilità nel trasporto aereo tra militare tra Italia e Belgio, partecipano, appunto, gli equipaggi tricolori con aerei C-130J e C-27J e del paese nordeuropeo con gli Airbus A-400M. Le due nazioni fanno parte dell’Eatc, il Comando europeo per il trasporto aereo.

L’esercitazione, che ha base presso la 46ª Brigata Aerea di Pisa ma alla quale è interessata anche quella piacentina di San Damiano, non rientrerebbe tra quelle promosse annualmente dalla Nato e non ha nulla a che vedere con la delicata situazione tra Ucraina e Russia.

Già nelle notti scorse sui cieli del Parmense, da Borgotaro a Fornovo, passando da Felino, Sala Baganza e fino a Varano Melegari, erano transitati i famosi elicotteri Chinook, i più grossi in dotazione alle forze armate, protagonisti dell’esercitazione militare più importante d’Italia nel 2022 denominata «Gazza Ladra» delle Forze speciali della Difesa. L’insolito «traffico» aereo aveva allarmato ed insospettito la popolazione delle aree interessate ma l’esercitazione, come nel caso di questi giorni, non aveva nulla a che vedere con la minaccia della guerra visto che era programmata da tempo come riferito alla Gazzetta di Parma da Carlo Migliavacca dell’associazione Arma aeronautica di Parma.