×
×
☰ MENU

Sala Baganza

Il successo di Giorgio Montali, il «pittore dei poderi verdiani»

Il successo di Giorgio Montali, il «pittore dei poderi verdiani»

13 Gennaio 2023, 03:01

È salese, ha vissuto 22 anni a Zurigo, docente di lingue di professione è pittore per passione. Giorgio Montali, oggi pensionato, non ha mai smesso di dipingere, proprio non può... perché i suoi quadri, che ritraggono i paesaggi della Bassa, stanno andando a ruba in quel di Piacenza.

«A Villanova d’Arda sono diventato il pittore degli ex poderi di Verdi – racconta tra il divertito e l’incredulo -. I proprietari di questi poderi si sono passati la voce e mi stanno arrivando continue richieste di quadri». Foto dei suoi quadri sono anche state inserite nel libro di recente pubblicazione «Nelle terre di Giuseppe Verdi, viaggio tra i caseifici del Maestro» di Maura Quattrini e Davide Demaldè, presentato lo scorso ottobre alla Mondadori di piazza Duomo a Milano e poi a Villanova d’Arda e a Busseto. Un libro che offre un ritratto inedito del Maestro, quello di un illuminato imprenditore agricolo. «Verdi era molto attento a quel che succedeva nei suoi poderi, girava con il suo calesse, controllava i casari, sceglieva i migliori del tempo, introduceva nuovi metodi di lavorazione del latte e di allevamento del bestiame. Questo – indicando l’immagine di un suo quadro – ritrae il podere Pallavicina, il più grosso dei poderi di Verdi, lo si vede dall’argine dell’Ongina, in fondo si scorge il campanile dell’abbazia di Chiaravalle della Colomba».

Come mai un salese si è appassionato ai paesaggi della Bassa?

«Prima dipingevo di Sala, poi ho scoperto che la Bassa mi attira più della collina. Sembra ... piatta, ma ci sono spunti stupendi: gli orizzonti aperti, le nebbie, i soli che tramontano». Qual è il suo ammiratore tipo? «Sono soprattutto signore che si sono passate la voce e, ogni tanto, mi arriva la telefonata di qualcuno che vorrebbe dipingessi il suo podere, poi prendo spunto da vecchie foto, per ricreare l’ambiente di un tempo. Mi piace moltissimo fare questa ricerca, ricostruire la vita contadina di allora». Recentemente, il Consorzio Grana Padano ha chiesto a Giorgio Montali di far rivivere l’atmosfera del caseificio di una volta in due quadri destinati alla loro sede di Piacenza.

«Conosco quell’atmosfera, sono nato vicino al caseificio della Cortaccia a Sala Baganza: il carretto con il bidone del latte, attrezzi che oggi non si usano più». Un lavoro apprezzato e fedele come denotano le parole di ringraziamento dedicate nel volume dagli autori: «A Giorgio Montali va il merito di aver arricchito le vicende narrate con i suoi dipinti. Il linguaggio delle immagini di questo pittore parmense rappresenta con espressività e realismo l’ambiente di lavoro e la vita dei personaggi del libro».

Ma c’è una cosa che continua a far sorridere Montali: la rivalità tra Parma e Piacenza che si risveglia quando si parla di Verdi, la reclamata «piacentinità» del Maestro che pur essendo originario di Busseto, ha trascorso a Villanova d’Arda gran parte della sua vita.

Eugenia Carpana

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI