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SANT'ULDARICO

L'appello di padre Bertoli, parroco della chiesa: «La città ci aiuti a restaurare l'antica sagrestia»

L'appello di padre Bertoli, parroco della chiesa: «La città ci aiuti a restaurare l'antica sagrestia»

di Chiara Pozzati

16 Gennaio 2023, 03:01

Crepe profonde solcano la volta, lacerano San Benedetto e Santa Scolastica. L’intonaco degli affreschi si sbriciola ogni giorno di più.

Così il tempo artiglia la sagrestia di Sant’Uldarico. A lanciare il sos per la chiesa nel cuore del centro, a un tiro di schioppo da vetrine e bar della movida, è il parroco, padre Renzo Bertoli. «Chiedo l’aiuto di tutti perché questa casa del Signore è a servizio della comunità di credenti da prima dell’anno mille e oggi rischia di cadere a pezzi. E’ dal 900 che quest’edificio serve la chiesa e il popolo di Dio a Parma, un servizio prezioso che speriamo duri per altri secoli. Come parrocchia ci mettiamo tutto quel che possiamo e abbiamo già ricevuto il frutto della generosità di molti, ma purtroppo non basta. All’appello mancano 100mila euro che dobbiamo raccogliere entro quest’anno», non ci gira attorno il custode di questo spicchio di centro, che incontri quasi ogni mattina tra via Farini e borgo Felino.

Un sacerdote che ha scelto di aprire la chiesa, così come il suo ufficio, tutti i giorni no stop «per accogliere chi magari in pausa pranzo ci fa «scappare» una preghiera» sorride con gli occhi.

Poi un velo d’angoscia e riavvolge il nastro, preventivi alla mano: «La spesa totale ammonta a 210mila euro e comprende i lavori di restauro della volta, la messa in sicurezza e i lavori necessari ad assicurare il sostegno della struttura dal lato del cortile interno. Una cifra per noi davvero improponibile ecco perché ho dovuto chiedere aiuto alla comunità».

La voce si è sparsa nelle viuzze del centro: tra borgo Felino, borgo Giacomo Tommasini, vicolo dei Mulini e naturalmente via Farini e dintorni. Tante le famiglie che hanno voluto dare il proprio contributo. «Non solo: una banca ci è venuta incontro proponendoci di versare lei la metà, a patto che noi trovassimo l’altra per l’appunto entro fine 2023» chiude il sacerdote.

E’ possibile donare tramite bonifico all’iban: IT74K062301270 6000083614387 oppure basta rivolgersi a padre Renzo o al sagrestano Francesco Panini. Le offerte sono deducibili fiscalmente.

Sant’Uldarico è una delle chiese più storiche di Parma: eretta sull’antico teatro romano, prima dell’anno mille, oggi – anche grazie al parroco – è una delle più frequentate dal popolo del centro. La sagrestia era l’antica sala capitolare delle monache benedettine di Sant’Uldarico e un tempo ospitava il coro. Ha preso le sembianze attuali da inizio 1900 e accoglie strappi di affreschi dell’antico chiostro benedettino, di cui la parrocchia si è già presa cura con una complessa opera di restauro.

Impossibile ignorare le crepe che serpeggiano da un capo all’altro di quest’ala, segno tangibile del tempo che si sta divorando parte della volta. «Sono ben conscio che questo non sia un periodo semplice per nessuno, soprattutto sotto il profilo economico – allarga le braccia il sacerdote che indica ogni breccia che screpola le pareti -. Ma credo che la casa di Dio, nel cuore della città e che da così tanti anni accoglie la comunità, vada protetta anche dall’incedere del tempo. Ricordo il terremoto: scosse, paura, polvere e ancora scosse. Ora abbiamo l’opportunità di mettere in sicurezza la sagrestia. Siamo a metà del cammino: solo insieme possiamo arrivare al traguardo».

Chiara Pozzati

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