Addio a Margherita Zambelli, l'architetto che amava l'arte

Architetta che aveva per l’arte infinito amore e mestiere, Margherita Zambelli, scomparsa sabato a 41 anni. Dopo la maturità al liceo Maria Luigia si era iscritta a Conservazione dei Beni culturali poi un anno dopo, quando il corso aveva aperto anche a Parma, era passata ad Architettura.

Era stata l’amicizia forte con una compagna di studi a portarla a Milano, a collaborare nello studio dell’artista Marco Nereo Rotelli: un’esperienza in crescendo e «in viaggiando» per contribuire a creare importanti progetti d’arte, ma senza mai abbandonare la sua prima vocazione. Nella città natale, infatti, aveva mantenuto uno suo studio e continuava ad occuparsi soprattutto di progettazione di interni. E qui aveva costruito la parte più preziosa della vita: quella col marito Francesco e con l’arrivo, quattro anni fa, di Viola.

Era l’amica pacata e saggia che riusciva a avere le parole giuste al momento giusto, Margherita Zambelli. E l’amante dei viaggi e dello scoprire il mondo, sguardo acuto e sensibile su ciò che le stava intorno, che racconta la foto scattata dall’amico e collaboratore Filippo Cavalli durante il cammino di Santiago di Compostela. Lo sguardo che resta. L’ultimo saluto a Margherita- che lascia anche il papà Guglielmo e una sorella, Giulia - è previsto per oggi alle 15 nella chiesa di San Paolo Apostolo di via Grenoble a Parma.

r.c.