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LA PARTENZA

Giornata mondiale della gioventù, la carica dei 260 per incontrare Papa Francesco

Giornata mondiale della gioventù, la carica dei 260 per incontrare Papa Francesco

di Anna Pinazzi

29 Luglio 2023, 03:01

L’entusiasmo e l’emozione battono il sonno e la stanchezza. Mentre, infatti, la città intera è avvolta nel silenzio, le tapparelle sono abbassate e manca ancora qualche ora alla sveglia, 260 ragazzi e ragazze sono pronti per iniziare un lungo viaggio: quello che li porterà fino a Lisbona a incontrare Papa Francesco. Sono partiti ieri mattina alle 5 (si sono ritrovati alle 4,30) davanti alla chiesa di San Marco in via Casati Confalonieri per incominciare il viaggio verso la Giornata mondiale della gioventù 2023. «Questi ragazzi e ragazze si aspettano tanto dal viaggio, c’è stata tanta partecipazione: è anche questo il segnale di ripresa di una collettività giovanile dopo il periodo complesso del covid - afferma il vescovo Enrico Solmi, anche lui pronto per la partenza -. Il viaggio per la Giornata mondiale della gioventù insegna che è possibile stare bene insieme, con serenità. Ci porta lontano e dentro di noi, in una riflessione personale e collettiva».

In un momento storico critico come quello contemporaneo, la Giornata mondiale della gioventù diventa un avamposto di pace e fratellanza: «Arrivano giovani da tutta Europa che legano, si conoscono, diventano amici - prosegue il vescovo -. In questo viaggio siamo già stati testimoni, anche negli anni precedenti, di miracoli: abbiamo visto ragazzi di Paesi belligeranti abbracciarsi, stare insieme, pregare uniti, tendersi la mano».

I 260 giovani (tra i 15 e 19 anni) partiti da Parma, provenienti da 22 parrocchie diverse, si incontreranno con circa 2milioni di altri giovani provenienti da tutta Europa e condivideranno con loro 12 giorni di un itinerario geografico e umano insieme. «Ho scelto di partire per rafforzare il legame con gli amici che condivideranno con me quest’avventura e per conoscere tante persone nuove - racconta Nicola Sozzi, della parrocchia di Fornovo, con valigia in mano e zaino in spalla -. E decidere di incontrarsi con tanti altri ragazzi che non si conoscono, mi sembra una bella scelta di pace». Per lo stesso motivo hanno deciso di partire Daniele Frati e Federico Malpeli, studenti dell’Itis: «Staremo a contatto con giovani di diverse culture, parleremo lingue diverse, ci confronteremo - fanno sapere -, sarà un’esperienza che non dimenticheremo».

Le tappe sulla mappa corrispondono alle tappe di un cammino interiore (che verrà condiviso quotidianamente con i lettori della «Gazzetta»): ieri sera l’arrivo a Tolosa, poi la partenza verso Pamplona, dove si fermeranno due giorni per conoscere la città e altri gruppi di pellegrini, per poi ripartire verso il santuario della Madonna di Fatima. Per il 6 agosto è prevista la tappa di Lisbona, quella dell’incontro e della veglia con Papa Francesco. Il viaggio di ritorno passerà per Toledo e Barcellona, con una sosta di due giorni, per arrivare a Parma. Queste «sono tappe che ci consentono di conoscere altre culture, altri giovani e nello stesso tempo legare tra di noi - riflette don Roberto Grassi, responsabile della Pastorale giovanile diocesana -. In questo momento storico, in un’Europa segnata da barriere e da ostilità, questi giovani in partenza per la Giornata mondiale della gioventù sono un forte segnale di speranza».

È un cammino tra l’autonomia e l’aiuto reciproco, la scoperta di sé e dell’altro. Anche per questo, i ragazzi hanno svolto un percorso fatto di incontri e riflessioni prima della partenza. Guidati, come nel viaggio, da alcune figure di riferimento come educatori e animatori. Ci sono, per esempio, Francesca Ugolotti, coordinatrice alla parrocchia della Trasfigurazione, e Annalisa Citterio: «Abbiamo affrontato insieme ai ragazzi un percorso di preparazione - spiegano -. Crediamo molto in questo viaggio, che segna anche un punto di ripartenza per il protagonismo giovanile all’interno della Chiesa: un seme di bellezza piantato per il futuro».

C’è anche suor Dana delle ancelle dell’Immacolata ad accompagnare i ragazzi: «La Giornata mondiale della gioventù è uno scambio di energie e di riflessioni - afferma -. C’è tanto da imparare dai giovani». E mentre i pullman aprono le porte e si avvicina l’ora di partire, qualcuno confida le proprie aspettative: «Mi aspetto di trovare nuovi amici, rinforzare i rapporti che già ho con i miei compagni e compagne di viaggio - rivela Lucrezia Dima, studentessa del liceo Sanvitale -. E mi aspetto, ma ne sono sicura, di portare per sempre con me questa esperienza». Ed ecco, prima ancora di partire, che il cammino è incominciato, al passo lento ed emozionato dei pensieri: «La nostra partenza è un messaggio di pace e amicizia - riflette Riccardo Folli, studente dell’Itis che frequenta la parrocchia di Fornovo -. È il nostro modo concreto e visibile per dire: “Noi ci siamo per costruire un mondo migliore”».

Anna Pinazzi

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