«Spaccate»: stavolta tocca a Gianni

Giovane e a volto scoperto. Anche se, quando è entrato in azione, se l'è coperto parzialmente utilizzando la maglietta. L'ennesima «spaccata» è andata in scena l'altra notte poco dopo le 2,30 al noto bar ristorante «Da Gianni», in strada Maestà del Taglio, nella zona del casello dell'autostrada.

Arrivato in bicicletta, dopo un giro di perlustrazione, prima con un mattone ha «indebolito» la finestra del bagno del locale, riuscendo poi a forzarla. Una volta dentro, come mostrano le immagini registrate dalle telecamere interne, coprendosi il volto fino al naso con una parte della maglietta, il ladro ha portato via il cassetto dove c'era il fondo-cassa di trecento euro. Tutto in un minuto circa.

Perché l'allarme è scattato e il ladro ha dovuto fare tutto alla velocità della luce, dal momento che stavano arrivando le Volanti della polizia di Stato.

Non ha infatti neppure fatto in tempo a mettere tutto a soqquadro come spesso capita in occasioni del genere. «Spaccata», furto e fuga in sella alla bici.

Ma qualche errore lo avrebbe commesso. Se durante il furto infatti si è coperto il volto intuendo, o sapendo, che l'interno era videosorvegliato, una volta fuori dal locale, anche per la fretta di fuggire, se n'è andato a volto scoperto. Così come aveva fatto quando ha perlustrato i dintorni prima di colpire. Forse credendo che all'esterno non ci fossero le telecamere.

In questi ultimi giorni un po' tutta la zona è stata presa di mira dai ladri. Nel mirino è, infatti, finita, non troppo lontano dal bar ristorante, la Caffetteria San Leonardo. In quel frangente, i ladri (due giovani, un maschio e una femmina), dopo la «spaccata» hanno portato via poco più di un centinaio di euro. Il giorno prima era, invece, andata male a un diciannovenne che, in via Trento, alle 6 del mattino aveva tentato invano di forzare l'entrata di una pizzeria e di un negozio vicino. Qualcuno aveva, però, dato l'allarme e il giovane era stato arrestato dalla polizia che lo aveva intercettato mentre si stava dirigendo verso il centro.

Michele Ceparano