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Il caso

Via Trento: a folle velocità per postare un video sui social - Video

A folle velocità per postare un video sui social

di Anna Pinazzi

10 Agosto 2023, 03:01

«Sarebbe potuto accadere il peggio». Come qualche mese fa a Casal Palocco, un quartiere alle porte di Roma, dove un gruppo di influencer alla guida di una Lamborghini ha travolto una Smart in un tragico incidente che ha causato la morte di un bambino.

Una scena simile - ma per fortuna con nessuno scontro e nessun ferito - si è vista anche a Parma, qualche giorno fa, lungo via Trento poco prima delle 21: un forte e prolungato rombo di motore anticipa l’arrivo di una Mercedes coupé bianca di grossa cilindrata, in corsa ad alta velocità, che percorre la strada contromano per diversi metri per superare gli altri veicoli e un ragazzo sporto fuori dal finestrino dell’auto che riprende tutto con il telefonino.

La scriteriata corsa è stata descritta nel dettaglio alla «Gazzetta» da un cittadino che, proprio in quel momento, stava passeggiando per via Trento e ha assistito alla paurosa sequenza: «Stavo camminando tranquillamente sul marciapiede quando ho sentito un rombo di motore molto forte, mi sono voltato e ho visto una macchina bianca sportiva sfrecciare a tutta velocità lungo la strada - racconta -. Tutti i presenti si sono spaventati vedendo quel mezzo procedere almeno ai 90 chilometri orari, superando tutti i veicoli e andando, quindi, per diversi metri contromano».

Durante la corsa, la macchina rischia più volte di causare un incidente, prima con i mezzi che procedono in senso opposto, compreso un carro attrezzi fermo al lato della strada mentre stava caricando un veicolo e, ancora, al semaforo all’incrocio tra via Cagliari e via Venezia: «Sarebbe bastata la decisione di un’auto di girare a destra e il frontale era assicurato». L’auto a tutta velocità si ferma, per poco, solo davanti al semaforo rosso.

Ed è lì che il testimone dell’accaduto riesce a vedere chi si trova alla guida del mezzo: «A bordo della macchina c’erano due giovanissimi, avranno avuto massimo 20 anni e tra loro non parlavano italiano - spiega -. Uno di loro aveva il telefono in mano con ancora la fotocamera accesa, mi è sembrato, da come si presentava lo schermo, che stessero preparando un video per Instagram».

Anche mentre erano al semaforo, infatti, decidono di dare «spettacolo» per i propri follower, accelerando, da fermi, a tutto gas e provocando una grande nube di fumo.

Appena scattato il verde al semaforo, ecco che la corsa riprende, insieme al video da postare sui social. «Il ragazzo dalla parte del passeggero si è sporto di molto fuori dal finestrino con il cellulare in mano per riprendere quella che, secondo loro, sarebbe una “bravata” - riprende il testimone -. Per chi ha visto la scena, invece, sono stati momenti di tensione e forte preoccupazione. Avevo accanto alcune persone anziane, che ho accompagnato a piedi per un tratto di strada perché erano davvero impaurite».

Il cittadino ha ripreso parte dell’accaduto con il proprio cellulare.

Oltre a quello che si vede nel video - la macchina, il fumo, la scattosa ripartenza, il cellulare sempre fuori dal finestrino - si può anche ascoltare: «Scappa, che ci stanno facendo un video» urla il ragazzo seduto al lato del passeggero. E così, ecco che riprende a tutta velocità la loro corsa, stavolta più per lo spavento di essere «incastrati», che per l’ebrezza di sfidare la sorte e il pericolo.

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