Trentenne armeno ricoverato al Maggiore

È ricoverato nel reparto di rianimazione del Maggiore di Parma un trentenne armeno arrivato in Italia nell'ambito delle azioni di supporto del sistema di Protezione civile italiano alla popolazione colpita dalla crisi in Nagorno Karabakh.

Dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza, decretata dal Consiglio dei ministri lo scorso 5 ottobre, il Governo italiano ha avviato in collaborazione con la repubblica di Armenia una ricognizione dei beni di assistenza alla popolazione ed anche un ponte aereo per il trasporto in Italia dei feriti più gravi del conflitto che, nella regione del Caucaso, vede contrapporsi armeni e azeri. Sono migliaia infatti i civili che stanno cercando di fuggire dalle zone di guerra e molti di loro sono rimasti feriti durante le incursioni dell'esercito dell'Azerbaigian.

Ieri notte, grazie al supporto della Centrale remota operazioni soccorso sanitario (Cross) di Pistoia, un volo dell’Aeronautica Militare è così partito dall’aeroporto di Yerevan per effettuare un primo trasporto di feriti. Il C-130, partito dalla capitale armena, è atterrato a Pisa alle 5,40 con a bordo cinque pazienti poi trasferiti negli ospedali di Roma, Pisa, Milano, Torino e, appunto, Parma.

Il trentenne ora è in osservazione all'ospedale Maggiore e versa in condizioni molto gravi. Sotto osservazione nel reparto di terapia intensiva, viene seguito dai medici della rianimazione e del centro grandi ustionati. La prognosi è riservata.

Con lui sul volo per l'Italia c'era anche la moglie che è stata ospitata in città in un alloggio fornito dall'associazione «Noi per loro».

Gi.Mi.