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rissa in centro per i festeggiamenti

«Hanno strattonato anche mio figlio di 5 anni»

Il racconto di un uomo che era in piazza con la famiglia

«Hanno strattonato anche mio figlio di 5 anni»

26 Maggio 2025, 03:01

«Di solito non vado neppure allo stadio ma l'altro giorno sono andato a festeggiare lo scudetto più che altro per mio figlio, per fargli provare un momento di allegria. Ed invece ci siamo trovati a vivere questi attimi di violenza e paura». A raccontare è un uomo originario di Napoli, ma residente a Parma da una vita, arrivato in piazza con la moglie, il figlio di 5 anni e una bambina di otto mesi nel passeggino. «E a nessuno dovrebbe succedere una cosa del genere. Soprattutto a una famiglia con bambini».

«Per evitare con il passeggino la folla eravamo davanti al portico del Grano quando di colpo abbiamo notato quella macchia nera. E abbiamo intuito che c'era qualcosa che non andava». La macchia, secondo il suo racconto era composta da una ventina di giovani, vestiti di scuro. E con in mano qualcosa. «Avevano catene, oggetti. Notando questo e soprattutto l'espressione aggressiva mio fratello si è rivolto a loro facendo notare che c'erano famiglie, bambini. E quelli hanno risposto con cattiveria: “Non ce ne frega niente. Voi qui non potete festeggiare. Questa è la nostra città”».

Poi, secondo la testimonianza, hanno iniziato a fare roteare le cinture e il padre ha tentato di scappare con i figli. «Abbiamo urlato e cercato di andarcene ma quelli ci hanno tallonato. E uno di loro ha sollevato mio figlio strattonandolo per il cappuccio». Inutile dirlo: è stato un attimo di puro terrore. E scappando hanno chiesto aiuto. «Qualcuno ha sentito le nostre grida e si sono avvicinati altri tifosi del Napoli che si sono frapposti». Quello che è successo lo abbiamo visto tutti nei video e si può dire che solo per fortuna nessuno si è fatto davvero del male. «Ma è stato spaventoso e mio figlio ha preso paura. La mia speranza è che possa dimenticare in fretta quello che è accaduto. Ma attaccare con la violenza delle famiglie, dei genitori coi bambini è decisamente inaccettabile. E quelli sono arrivati apposta. Non è stato un caso».

r.c.

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