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Le reazioni

Parma condanna il coro fascista

Parma condanna il coro fascista

01 Novembre 2025, 03:01

Di fronte al video del coro fascista reagisce anche la politica parmigiana, come dimostrano i tantissimi commenti arrivati in redazione, anche se manca una presa di posizione da parte di Forza Italia. Al contrario, Fratelli d'Italia è durissimo, come dimostrano le prese di posizione del deputato Fabio Pietrella e del presidente provinciale Federico De Belvis, ma non ci sono dichiarazioni da parte del consigliere regionale Priamo Bocchi e della deputata Gaetana Russo.

Fratelli d'Italia

«Quanto accaduto nella sede di Parma di Gioventù Nazionale è un episodio inaccettabile e lontano dai principi che guidano Fratelli d’Italia. Sono rattristato e sorpreso dal fatto che comportamenti di questo genere, compiuti da alcuni giovani, abbiano compromesso l’immagine del nostro movimento e fornito un ritratto distorto della nostra cultura politica», afferma il deputato Fabio Pietrella.

«Voglio ribadire con chiarezza: in Fratelli d’Italia non c’è spazio per nostalgie del passato, per ideologie totalitarie, per posizioni razziste o antisemite, né per comportamenti che possano trasformarsi in provocazioni o folklore inappropriato», dichiara. «Il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna ha fatto bene a intervenire tempestivamente, commissariando la federazione provinciale di Gn Parma», aggiunge, parlando di «una scelta necessaria per ristabilire chiarezza, disciplina interna e rispetto dei valori del movimento».

E poi un chiarimento: «I nostri ragazzi veri, quelli che ogni giorno portano avanti iniziative nelle scuole e nelle università, con trasparenza e lealtà, sono i primi a essere danneggiati da episodi come questo. Gioventù nazionale è un movimento giovane, sano e aperto, e continuerà a esserlo». Nel finale, Pietrella ribadisce: «Fratelli d’Italia guarda avanti, con responsabilità, coerenza e senso delle istituzioni. Chi non rispetta questi principi non ha posto tra noi. Il nostro impegno resta quello di costruire una destra italiana moderna, patriottica e credibile, al servizio degli italiani e del futuro del Paese».

Federico De Belvis, presidente provinciale, afferma: «Non c’è certamente bisogno che ci si dica come comportarci rispetto a situazioni su cui, da sempre, abbiamo mostrato la massima chiarezza e nettezza. Due caratteristiche che, purtroppo, da sinistra non si riscontrano, e da cui non accettiamo lezioni. Fratelli d’Italia Parma ribadisce, come sempre, la propria ferma distanza da ogni forma di estremismo o comportamento inappropriato, riaffermando, al tempo stesso, i propri valori di libertà, responsabilità e rispetto delle istituzioni».

Comune, la maggioranza

«I valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza alcun pudore propagano nella sede di Fratelli d’Italia, dove si inneggia al duce, si cantano cori per le camicie nere e gli squadristi. Parma non accetterà né ora né mai squallida propaganda di un tempo passato e orrendo. Non lo ha fatto da 80 anni a questa parte, non lo farà nemmeno adesso», dice il sindaco Michele Guerra.

Parole di condanna anche da Michele Alinovi, presidente del consiglio comunale: «Cori fascisti che inneggiano al Duce nella sede di Fratelli d'Italia a Parma. Rispetto tutti i partiti, ma questa cosa è inaccettabile e anticostituzionale per dirla elegantemente. Mi aspetto reazioni da parte del partito e dai loro rappresentanti istituzionali, che spero non condividano quanto accaduto. Una vicenda grave sulla quale non si può sorvolare».

Il Partito democratico

La deputata Paola De Micheli esprime una dura condanna. «Ignobili e offensivi per la città di Parma, che vanta una lunga tradizione democratica e antifascista, risalente alle barricate dell'Oltretorrente del 1922. Quanto è accaduto nella serata del 28 ottobre è assolutamente inqualificabile per questo ci aspettiamo da parte del partito alla guida del Paese, i cui esponenti hanno giurato fedeltà ai principi della Costituzione antifascista, azioni conseguenti e radicali nei confronti dei propri aderenti responsabili di un atto gravissimo».

Francesco De Vanna, segretario cittadino del Pd, attacca: «Qui e ovunque la base di Fratelli d’Italia è questa. Valori e metodi sono perfettamente allineati alla cultura fascista. Nonostante gli sforzi della Presidente del Consiglio per mascherare questa ideologia “retrò” e strizzare l’occhio ai moderati, questo erano e questo rimangono. Noi lo sappiamo e non abbassiamo la guardia. Li conosciamo, li combatteremo».

Barbara Lori, vicepresidente dell'assemblea legislativa della Regione afferma: «Quanto accaduto a Parma è a dir poco preoccupante. L’ennesimo episodio di una situazione ormai fuori controllo. Certe manifestazioni, legate a un passato che non vorremmo mai più dover rivivere, stanno diventando “normali”, e sono sempre più tollerate». Poi aggiunge: «Chi ha ruoli istituzionali ed è chiamato a rappresentare il Paese al di là del dibattito politico, dovrebbe dare l’esempio e prendere le distanze da simili inaccettabili comportamenti. Questo è ciò che ci si aspetta con urgenza e forza. L’ulteriore aggravarsi di un clima di forte contrapposizione, soprattutto tra i più giovani, è invece la conseguenza di un messaggio non chiaro che in tante occasioni è arrivato da alcune delle più alte cariche dello Stato, che alimentano lo scontro, ignorando quei valori e quelle regole che sono la base della nostra democrazia».

In una nota, il Pd di Parma e provincia e i Giovani democratici sostengono: «Le immagini, e soprattutto i suoni, che apprendiamo dal video circolato di militanti di Fratelli d'Italia inneggianti al duce all'interno della loro sede di Parma sono semplicemente vergognose. Nella nostra città, medaglia d'oro per la Resistenza e capace di respingere le orde fasciste già nel '22, sentire cori fascisti è un insulto alla Storia e al tricolore che ipocritamente sventolano». E ancora: «Se poi il grido "camicia nera trionferà" proviene dalla sede del partito di maggioranza del governo e della presidente del consiglio Meloni, oltre alla vergogna c'è anche tanta preoccupazione per quella che è la vera matrice della destra di governo. Fratelli d'Italia e i suoi dirigenti locali prendano una posizione netta di condanna a quanto accaduto e facciano pulizia al loro interno».

Sandro Campanini, capogruppo del Pd in consiglio comunale è netto: «In questi anni abbiamo chiesto in più occasioni al capogruppo di Fratelli d'Italia Priamo Bocchi di esprimere chiare parole di condanna verso il regime e l'ideologia fascista, ma il consigliere ha dichiarato che non lo avrebbe mai fatto, fino a difendere il raduno neofascista di Casa Pound nella nostra città. Ora è accaduto un fatto ancora più grave: un ritrovo di giovani neofascisti al grido “viva il duce” nella sede di Parma di Fratelli d’Italia, partito presente nelle istituzioni locali, regionali e nazionali, maggiore formazione politica del Governo, che esprime la Presidente del Consiglio. Non è quindi più possibile nascondersi dietro un dito: ci aspettiamo da lui, dai parlamentari locali di FdI e da Meloni parole chiare ed inequivocabili di condanna e di radicale presa di distanza. Altrettanta chiarezza ci aspettiamo dagli alleati di FdI alle scorse elezioni amministrative, cioè Lega e Lista Vignali-Forza Italia. Non ci può essere ambiguità né sottovalutazione, perché il fascismo è all’antitesi del nostro Statuto comunale. Il nome di Parma, città che coltiva ogni giorno i valori di libertà, rispetto e tolleranza, non può essere infangato dalla presenza di neofascisti, ancora peggio se nella sede di un partito presente in Consiglio comunale come FdI».

La Lega

«Quando si tratta di bullismo, vandalismi o baby gang, tutti pronti a parlare di “bravate” e a invocare comprensione. Oggi invece gli stessi chiedono la testa di quattro ragazzini che hanno cantato stupidaggini in una stanza. La coerenza, evidentemente, non è di moda. I problemi veri, come sempre, restano fuori dalla porta: sicurezza e degrado», dichiara Tommaso Fiazza, consigliere regionale. 

Tommaso Vergiati, coordinatore regionale dei Giovani della Lega, dice: «Siamo antifascisti, ma per la libertà: difendiamo il diritto di chiunque di esprimere le proprie idee. In democrazia le opinioni non si condannano, si affrontano con il confronto e con la forza delle proprie ragioni, non con la censura».

Civiltà parmigiana

«Quanto accaduto ieri sera nella sede di Fratelli d’Italia è un episodio che merita chiarezza ed un’assunzione di responsabilità. In un momento in cui il Paese ha bisogno di unità e rispetto delle istituzioni democratiche, ogni forma di richiamo al fascismo va respinta con fermezza e senza ambiguità, da parte di tutte le forze politiche», commenta la capogruppo in consiglio comunale di Civiltà parmigiana, Maria Federica Ubaldi.

Azione

«Nella sede di Fratelli d'Italia a Parma, alcuni giovani militanti nella serata di ieri, inneggiavano con cori al Duce Mussolini, quello che ha portato l'Italia in guerra alleandosi con i nazisti. Il fascismo ha deportato nei campi di concentramento militari italiani, oppositori politici e migliaia di ebrei che non hanno fatto più ritorno», scrivono Serena Brandini e Massimo Pinardi, rispettivamente segretario e presidente di Azione Parma.

«Ci teniamo quindi a ricordare a questi giovani che - come affermò Giacomo Matteotti - il "fascismo non è una opinione, è un crimine". Invitiamo i dirigenti della locale Federazione provinciale di Fratelli d'Italia a stigmatizzare e a condannare le azioni e i comportamenti dei giovani militanti ricordando loro che Parma è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici compiuti dalla sua popolazione e per l'attività di Resistenza durante la seconda guerra mondiale».

Italia viva

«Sentire giovani militanti di Fratelli d’Italia inneggiare a Mussolini e cantare cori fascisti dentro la sede del partito è una vergogna per le istituzioni e per la città di Parma. Non è goliardia, non è nostalgia: è apologia di fascismo, ed è inaccettabile», dichiara la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent. «Parma è una città democratica e civile, e non può essere infangata da chi gioca con simboli e slogan che dovrebbero restare solo nei libri di storia, come monito, non come modello».

La Cgil

«Nonostante il commissariamento a tempo di record, i cori fascisti del gruppo parmigiano di Gioventù Nazionale meritano lo sdegno della nostra comunità. Potrebbe essere scambiato per folklore, una ragazzata, ma non lo è. Assolutamente. - dichiara Lisa Gattini, segretaria della Camera del Lavoro -. È la conseguenza di uno sdoganamento quotidiano di disvalori, di opposizione alle più elementari regole democratiche, ai valori della Costituzione spesso messi in discussione. I disvalori del fascio sono quelli della prevaricazione, del razzismo, del qualunquismo più becero, della forza muscolare, della violenza».

Rifondazione

«Rifondazione comunista sollecita la presidente del consiglio Giorgia Meloni a prendere una posizione chiara e definitiva, condannando senza ambiguità questi episodi», scrive il partito. «Rifondazione comunista rinnova l'appello a tutte le forze antifasciste, democratiche e progressiste della città e del Paese affinché si uniscano in un fronte comune contro ogni rigurgito fascista. Parma, città medaglia d'oro della Resistenza, non può e non deve tollerare il ritorno di queste vergognose manifestazioni».

r.c.

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