"Ballo liscio patrimonio dell'Unesco", Parma rilancia progetto

Far riconoscere il ballo liscio come patrimonio immateriale dell’umanità Unesco.

Questo l’obiettivo di una proposta avanzata dal Comune di Sissa Trecasali, con il supporto della Provincia di Parma, nell’ambito del progetto della Regione Emilia-Romagna «Vai liscio». Se ne è parlato al ridotto del teatro Regio in occasione del convegno «Il liscio e la macchina per ballare: dal concerto Cantoni alle orchestre di oggi» organizzato dall’associazione Parma OperArt.
«E' una tradizione importante del nostro territorio, siamo al fianco di tutti coloro che si stanno impegnando per il riconoscimento come patrimonio Unesco», spiega il presidente della Provincia Alessandro Fadda.
Durante il convegno è stato sposato l’intento del progetto «Vai Liscio» per valorizzare il ballo, una delle più importanti espressioni e tradizioni popolari e per favorire la condivisione, la raccolta di notizie, video, fotografie, documenti al fine di sostenere, al ministero della Cultura, la proposta di candidatura del liscio per la lista del patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Il convegno si è aperto con un’introduzione sul ballo e sulla musica folkloristica con particolare riferimento al «Concerto Cantoni», la più antica orchestra da ballo d’Italia, fondata a Casale di Mezzani nel 1861 e alla quale è dedicato un museo a Coltaro nel comune di Sissa-Trecasali. «Tutto nasce da Coltaro, dal museo Cantoni, per noi l’importanza del liscio è un valore culturale» puntualizza la vicesindaca Tiziana Tridente.